La Selezione 2005

Nella magnifica cornice dell’aula magna Galileo Galilei dell’Università di Padova, si è tenuta la cerimonia di Selezione della cinquina della XLIII edizione del Premio Campiello Letteratura, ospitata da Unindustria Padova.
La Giuria dei Letterati, presieduta dall’oncologo Umberto Veronesi, e composta da Gian Luigi Beccaria (linguista), Paola Bianchi de Vecchi (filologa), Domenico de Masi (sociologo), Paolo di Stefano (giornalista e scrittore), Guido Gentili (giornalista), Elena Loewenthal (traduttrice e scrittrice), da Lorenzo Mondo (critico letterario), da Folco Quilici (regista e scrittore) e dagli ambasciatori Antonio Puri Purini e Umberto Vattani ha scelto i cinque romanzi finalisti tra i numerosi libri che concorrevano all’edizione 2005. La Selezione, come e' nella formula consolidata del Campiello, si e' svolta in una seduta pubblica, nel corso della quale i giurati hanno espresso le loro valutazioni sull’annata letteraria. Alla fine, dopo tre turni di votazione si è giunti alla definizione della cinquina 2005:Quattro errori di Dio di Ennio Cavalli (Aragno); Fata Morgana di Gianni Celati (Feltrinelli), Malvarosa di Raffaele Nigro (Rizzoli), Mandami a dire di Pino Roveredo (Bompiani) ed infine Il sopravvissuto di Antonio Scurati (Bompiani). ''Ci siamo trovati in difficoltà ­ha affermato il presidente Umberto Veronesi, sintetizzando un giudizio condiviso dalla Giuria dei Letterati ­perché quest'anno i libri buoni erano molti. Una grande incertezza, quasi una sorta di crisi di coscienza il dover decidere l'esclusione di alcuni e l’inclusione di altri. E' il segno che il livello della letteratura italiana sta crescendo''. I cinque romanzi selezionati sono molto diversi per carattere e per genere. Un ritratto ironico ed impietoso di un sud d’Italia in bilico tra tradizione e modernità è il tema di Malvarosa di Raffaele Nigro. Con Gianni Celati ed il suo Fata Morgana si entra nella dimensione del viaggio onirico, quello verso l’ignoto paese dei Gamuna, un “non luogo” in cui i personaggi si incontrano e scontrano senza avere legami di tradizione o identità, rappresentazione critica della società moderna. Di grandissima intensità e profondità i racconti di Mandami a dire del triestino Pino Roveredo, portavoce e cantore di storie ed esperienze di persone che vivono ai margini della società. La ricerca della spiritualità in questa epoca di fondamentalismi religiosi, è il tema di Quattro errori di Dio, di Ennio Cavalli. Infine, Antonio Scurati con Il sopravissuto affronta tematiche di grande attualità: la scuola ed il poter divenire vittime di una violenza casuale. Sarà la Giuria dei Trecento Lettori a decretare questa sera, tra questi cinque romanzi, il vincitore assoluto. Altro importante riconoscimento assegnato dalla Giuria dei Letterati nel corso della Selezione è stato il Premio Campiello Opera Prima, attribuito quest’anno al romanzo dell’esordiente trentacinquenne Alessandro Piperno “Con le peggiori intenzioni” (Mondadori).