I cinque finalisti della 19ª edizione

Venerdì 9 Maggio 2014 proclamata al Teatro Nuovo di Verona la cinquina finalista del concorso Campiello Giovani 19ª edizione
I 5 finalisti


Da sx: Daniele Comunale, Chiara Di Sante, Deborah Osto, Carmelita Noemi Zappalà, Maria Chiara Boldrini




Zucchero
di Chiara Di Sante (Gorle - BG) LOMBARDIA

(incalzante)
Uno psicanalista ormai sfinito e diabetico, una moglie che ha perso un figlio alla nascita e si consola facendo marmellate di arance, un carcerato che la guarda dalle sbarre della sua cella, un giovane paziente ossessivo compulsivo, che per placare l’ansia mangia bustine di zucchero e cerca di resistere, fino alla disfatta finale. Quattro esseri umani allo stremo, che cercano conforto l’uno nell’altro in trasversali incastri che non li salvano. Un racconto cupo e sapiente, dal ritmo vertiginoso e incalzante, che lontano da visioni consolatorie, regala uno spaccato raggelante e disperato della realtà.


Corpi di carta di Carmelita Noemi Zappalà (Catania) SICILIA

(toccante)
Il racconto della difficile intersecazione di due destini, quello di chi vuole vivere, e di chi crede che non resti che morire. Un amore impossibile, narrato a due voci dai suoi protagonisti, una lotta contro il tempo che ticchetta inesorabile e indifferente come sempre. Una debole speranza che albeggia prima del temporale, una ragazza in cui disperazione e anoressia albergano indisturbate, che lascia decine di biglietti nella metropolitana, in una specie di grido d’aiuto che si ripete incessantemente inascoltato. Un racconto sull’attesa e sulla paura, sul destino che incombe, e la forza di combatterlo.


Corpi celesti di Deborah Osto (Spinea -VE) VENETO

(inquietante)
L’incontro tra un uomo e una prostituta scappata al suo destino, con le vesti logore e strappate, una mano ferita da vetri, un’anima resistente ed evitante come poche. Un dialogo lungo e lento, fatto di piccoli passi, di pudore e di attenzione. e la riscoperta del significato delle parole e delle cose, in un graduale processo di riacquisizione della propria identità, fino alla nascita dei primi germogli d’amore, e per paradosso, la richiesta della propria libertà. Un racconto maturo, capace di scandagliare il degrado e la sua temperatura, ma anche il mistero dell’incontro e delle possibilità che può spalancare.


Antropofania di Daniele Comunale (Roma) LAZIO

(conturbante)
Una vecchia sdentata e malvestita si aggira stanca per la capitale: provoca, chiacchiera, genera scompiglio, si diverte a tentare di sedurre uomini accompagnati, disturba i tavolini dei ragazzi. Si è sposata un omosessuale da cui ha avuto un figlio disabile. Incontra anche lui nei suoi pellegrinaggi, e lo vede mentre si confida con un giovane. Una volta a casa li ritrova insieme, ma si reca subito nella stanza del figlio, che ha legato per non farlo cadere dal letto. Purtroppo il ragazzo si è impiccato. Un affresco apocalittico di una Roma fastosa e decadente e della sua implacabile rovina.


Odore di sogni di Maria Chiara Boldrini (Bientina - PI) TOSCANA

(ammaliante)
Una bambina algerina ha l’occasione di trasferirsi in Italia, tramite un’associazione, per curare un’infezione a un rene. La permanenza dovrebbe concludersi ma, dopo un periodo passato in una scuola marocchina, lei concepisce il desiderio di tornarci. Aiutata da una delle organizzatrici dell’associazione, viene iscritta a una scuola di parrucchiera, e con la scusa di portare una comitiva in Italia, riesce a farvi ritorno. Qui scopre il fascino di un paese che non è il suo, ma profuma di erba intrisa di sogni. Un racconto ipnotico che racconta il viaggio di un’anima in cerca di sé stessa.




MENZIONE

Futuro semplice di Ester Lunardon (Bassano del Grappa – VI) VENETO

Lui studia in Inghilterra, lei ancora in Germania. Scrivendosi s’interrogano sul senso della vita e il valore delle scelte. Una riflessione sul presente come via d’accesso a tutti i futuri possibili. Un racconto pensieroso, poetico, ironico.



RICONOSCIMENTO ESTERO


ANEMIA
- di Ambra Giacometti (Locarno) SVIZZERA

(insinuante)

Storia di una passione psicotica tra un albino bianco come il latte e una ragazza rossa come il sangue. Lui, disoccupato e solo, vive in un appartamento pagato con una rendita familiare, e passa le giornate tra la televisione e il computer. Lei, spogliarellista in un locale, si guadagna da vivere e cerca un po' di serenità. Nella mente di lui nasce tra loro un amore romantico, fatto di attenzione e dolcezza, di ascolto e di rispetto. Nella realtà, invece, lui la perseguita seguendola e una sera, vedendola col il suo fidanzato, la tramortisce, la porta a casa sua e poi la uccide. In un climax incalzante di tensione e di angoscia, la storia di una mente deviata e confusa, che vive al di fuori della realtà.