La Giuria dei Letterati e Comitato Tecnico

Giuria dei Letterati

Presidente
Ottavia Piccolo, attrice


Federico Bertoni
docente di Critica letteraria e letterature comparate, Università di Bologna

Philippe Daverio
storico dell’arte

Chiara Fenoglio
studiosa di Letteratura Italiana

Paola Italia
docente di letteratura italiana, Università di Bologna

Luigi Matt
docente di Storia della lingua italiana, Università di Sassari

Ermanno Paccagnini
docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università “La Cattolica” di Milano

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
presidente “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” di Torino

Lorenzo Tomasin
docente di Filologia romanza, Università di Losanna

Roberto Vecchioni
cantautore, scrittore, docente Università di Pavia

Emanuele Zinato
docente di Letteratura italiana contemporanea, Università di Padova


Comitato Tecnico

Giorgio Pullini - Presidente
già docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università di Padova

Gilberto Pizzamiglio
già docente di Letteratura italiana, Università “Ca’ Foscari”di Venezia

Ricciarda Ricorda
docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università “Ca’ Foscari” di Venezia


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Federico Bertoni
Federico Bertoni è Professore ordinario di Teoria della Letteratura e di Storia della critica letteraria presso l’Università di Bologna e, dal dicembre del 2013, è Presidente dell’Associazione per gli “Studi di Teoria e Storia Comparata della Letteratura!”. È stato Vicedirettore del “Centro Interdipartimentale di Teoria e storia comparata della letteratura” dal 2001 al 2009. Per quattro anni, dal 2006 al 2010, è stato Coordinatore di Dottorato in Letterature Comparate e membro del Consiglio Scientifico della “Scuola Superiore di Studi umanistici” di Bologna. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali presso la Facoltà di Lingue della città. Tra le sue pubblicazioni: I. Svevo, Teatro e saggi (ed. critica, Mondadori, 2004), Realismo e letteratura. Una storia possibile (Einaudi, 2007), Il testo a quattro mani. Per una teoria della lettura (Lezioni, 2010).


Philippe Daverio
Nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse in Alsazia. Baccalauréat francese. Nazionalità francese e italiana. Reimmigrato in Italia per gli studi universitari alla Bocconi. Galleria a Milano e a New York. Specializzato in arte italiana del XX secolo (futurismo, metafisica, novecento, scuola romana). Editore dei propri cataloghi e di libri di critica e documentazione (catalogo di de Chirico negli anni Venti, catalogo ragionato di Severini, varie pubblicazioni sulle avanguardie fra le due guerre). Assessore a Milano dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini, con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali. Opinionista per Panorama, Vogue, Liberal, svolge attività di docente presso atenei ed istituti di diverse città: dal 2006 ha la cattedra di Storia del Design presso la facoltà di Architettura di Palermo. Da marzo 2008 è il nuovo direttore della prestigiosa rivista d’arte Art e Dossier, della casa editrice fiorentina Giunti. Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Così infatti lo ha scoperto il pubblico televisivo di Raitre: nel 1999 in qualità di “inviato speciale” della trasmissione Art’è, nel 2000 come conduttore di Art.tù, poi autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura che ha avuto grande successo e ha notevole riconoscimento di critica e di pubblico. Da dicembre 2010 è anche autore e il conduttore di Emporio Daverio su RaiCinque, una proposta di invito al viaggio attraverso le città d’Italia e le unità minori del Belpaese, una introduzione al museo diffuso e uno stimolo a risvegliare le coscienze sulla necessità d’un vasto piano di salvaguardia. Da gennaio 2012 il programma d’arte e cultura Passepartout è stato sostituito dal programma Il Capitale, sempre in onda su Raitre.


Chiara Fenoglio
Chiara Fenoglio, nata nel 1977 a Pinerolo (To), è Docente di Materie Letterarie presso la scuola media Brignone di Pinerolo. In seguito alla laurea in Lettere presso l’Università di Torino, è divenuta collaboratrice del professore Giorgio Ficara per la Cattedra di Letteratura Italiana. Ha svolto l’attività di Tutor in due seminari di approfondimento di letteratura italiana della Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino. Nel 2006 ha collaborato alla stesura del volume “Leopardi. La biblioteca, la casa, l’infinito. Fotografie di Gianni Berengo Gardin” (Pazzini Editore) e ha partecipato alla composizione di un’antologia di letteratura italiana per licei (Zanichelli). Nel 2007 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Italianistica con una tesi in “Leopardi e l’apologetica cristiana dei secoli XVIII-XIX”, pubblicata nel 2008 (Dell’Orso).


Paola Italia
Paola Ialia è nata a Milano e vive a Firenze. Ha insegnato Letteratura Italiana e Filologia Italiana nelle Università di Siena, Roma "La Sapienza" e attualmente lavora presso l'Università di Bologna. Si è occupata di vari autori e tematiche dell'Ottocento e del Novecento, con una particolare attenzione ai problemi filologici e linguistici legati alle edizioni dei testi (Editing Novecento, Salerno, 2013) e allo studio e all'edizione delle varianti degli autori (Che cos'è la filologia d'autore, scritto con Giulia Raboni, Carocci, 20165), tra cui Manzoni e Leopardi (Il metodo di Leopardi, Roma, Carocci, 2016). In ambito novecentesco si è occupata di Savinio, Bassani, Tobino e Gadda. Con Giorgio Pinotti e Claudio Vela è responsabile della nuova edizione Adelphi delle Opere di Gadda (Accoppiamenti giudiziosi, 2011), di cui, sempre con Pinotti, ha appena pubblicato la nuova edizione critica della versione originaria di Eros e Priapo (Adelphi, 2016).


Luigi Matt
Luigi Matt (Roma 1968) insegna Storia della lingua italiana nell’Università di Sassari. È condirettore degli «Studi linguistici italiani». La sua ricerca si incentra su vari aspetti della storia linguistica: la scrittura letteraria, la lessicologia e la lessicografia, gli usi dell’italiano nella Sardegna sette-ottocentesca, il romanesco moderno. Particolare attenzione dedica alla narrativa, e più in generale alla prosa, del Novecento e del Duemila, indagata soprattutto dal punto di vista formale (con analisi mirate su lessico, sintassi, retorica, punto di vista); oltre a profili complessivi, ha scritto saggi su D’Annunzio, Gramsci, Lussu, Primo Levi, Gadda, Atzeni, e su vari autori degli ultimi anni. Suoi saggi sono apparsi in molte riviste scientifiche, tra cui «Lingua nostra», «Studi di lessicografia italiana», «Linguistica e letteratura», «Lingua italiana d’oggi». Ha curato un’edizione commentata delle Poesie del petrarchista secentesco Carlo Buragna (Cagliari, Centro di studi filologici sardi/CUEC, 2012). È autore dei seguenti volumi: Teoria e prassi dell’epistolografia italiana tra Cinquecento e primo Seicento. Ricerche linguistiche e retoriche (Roma, Bonacci, 2005), Gadda. Storia linguistica italiana (Roma, Carocci, 2006), La narrativa del Novecento (Bologna, Il Mulino, 2011), «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana». Glossario romanesco (Roma, Aracne, 2012).


Ermanno Paccagnini
Ermanno Paccagnini insegna Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università Cattolica. Si occupa in particolare di autori e correnti dell’Otto e del Novecento, in particolare di Scapigliatura (con riedizioni di testi, in particolare Emilio Praga), rapporti Letteratura-Giornalismo, Letteratura e Sport, romanzo storico, scrittori migranti in lingua italiana, Marinetti simbolista, con riedizioni di Oriani, Bilenchi, Soldati, Folgore, Scerbanenco, Jahier, Guareschi, Del Buono, Marisa Madieri, Magris, Gli amori garibaldini di Nievo, gli Aforismi della scienza prima di Tommaseo e vari altri. Si è occupato in particolare di Manzoni sia studiandone le fonti (Vita e atti processuali della Monaca di Monza; Processo agli untori; processi secenteschi di stregoneria; le storie della peste di Ripamonti e Lampugnano), sia curando una edizione commentata delle varie redazioni della Storia della colonna infame nel Meridiano Manzoni. Coautore di una Storia del giornalismo italiano (Utet libreria). Per un quindicennio critico letterario del supplemento domenicale del Sole 24 ore, collabora ora al Corriere della Sera.


Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è sposata e ha due figli. Dopo essersi laureata in Economia e Commercio all’università di Torino, si avvicina all’arte contemporanea, come collezionista, all’inizio degli anni ’90. La sua passione per l’arte si trasforma in attività organizzata nel 1995 quando dà vita alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, di cui è presidente. Nel 1997 viene inaugurata la prima sede della Fondazione a Guarene d’Alba, Palazzo Re Rebaudengo. Nel 2002 la Fondazione prosegue nella sua attività di sviluppo e promozione dell’arte contemporanea, inaugurando un nuovo spazio espositivo a Torino, un centro di livello internazionale per lo studio, la sperimentazione e il confronto di artisti, critici, curatori e collezionisti di tutto il mondo. E' membro dell’International Council e del Friends of Contemporary Drawing del MoMA di New York, dell’International Council della Tate Gallery di Londra, del Leadership Council del New Museum di New York, dell'Advisory Committee for Modern and Contemporary Art del Philadelphia Museum of Art e del Consiglio Culturale del Magazine Cartier Art. E' socio onorario del Monaco Project for the Art. Dal 2008 è membro della Commissione Cultura di Confindustria Nazionale, membro della Giuria dei Letterati del “Premio Campiello – Confindustria Veneto”, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, membro della Giuria del Talent Prize, membro del comitato di selezione DocksArtFair di Lione. Nel 2011 Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è vicepresidente della Giuria del Premio Rothschild. Nel 2011 è entrata nel Consiglio di Amministrazione della Scuola Nazionale Superiore delle Belle Arti di Lione. Nel 2012 è Membro del Comitato di Indirizzo della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è insignita del “Montblanc Arts Patronage” Award (2003), del Premio “AIDDA” (2003), del Premio “Marisa Bellisario” (2005), del Riconoscimento di Ufficiale della Repubblica (2005), del Premio “Donna” conferito dall'Associazione Donne nel Turismo (2005), del riconoscimento di “Cultore dell’Architettura” conferito dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Torino (2007), del titolo di “Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres” conferito dalla Repubblica Francese (2009), del Premio "GammaDonna/10 e Lode" (2011) e del riconoscimento "Arte: Sostantivo Femminile" (2012).


Lorenzo Tomasin
Lorenzo Tomasin (Venezia, 1975) è dal 2012 professore ordinario di Storia della lingua italiana, e dal 2014 di Filologia romanza all’Università di Losanna. In precedenza ha insegnato o ha svolto attività di ricerca all’Università « Ca’ Foscari » di Venezia (di cui è stato prorettore), all’Università « L. Bocconi » di Milano e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si è anche formato (PhD, 2002).
È stato Visiting professor o Visiting scholar in diverse università europee (tra le altre Berlino-Freie, Varsavia, Erlangen-Nürnberg) e americane (UC-Los Angeles, Indiana University-Bloomington, Upenn-Philadelphia).
Si occupa di temi posti tra storia linguistica e storia letteraria, di linguistica italiana e romanza, di problemi e metodi della filologia romanza. Autore di un centinaio di articoli scientifici e una decina di volumi, condirige una Storia dell’italiano scritto pubblicata da Carocci, di cui sono usciti finora tre volumi (2014).
Contributore regolare delle pagine letterarie del Sole-24ore e del Corriere del Ticino, è esperto per la letteratura in lingua italiana della Pro Helvetia Stiftung (Zurigo).


Roberto Vecchioni
E’ nato a Carate Brianza nel 1943, laureatosi in Lettere antiche presso l’Università Cattolica di Milano, vi resterà ancora per due anni come assistente di “Storia delle religioni” Prosegue poi per trent’anni la sua attività di insegnante di greco, latino, letteratura italiana e storia in vati licei di Milano e Brescia per poi passare all’insegnamento all’Università.
E’ noto come cantautore, attività che ha iniziato a svolgere dagli anni ’60. E’ autore di libri e nel 1968 in lettere antiche presso l’Università Cattolica di Milano, vi resterà ancora per due anni come assistente di “Storia delle religioni.
E’ autore di libri e saggi.


Emanuele Zinato
Emanuele Zinato insegna Teoria della Letteratura e Letterature Comparate all’Università di Padova. Lavora su tre direzioni di ricerca: le strategie discorsive nei testi della scuola galileiana, gli stili della critica letteraria e il rapporto fra modernizzazione e scrittura in alcuni scrittori italiani del secondo Novecento (Volponi, Vittorini, Fortini, Calvino, Sciascia, Primo Levi). Fa parte del Collegio Docenti della Scuola di Dottorato in Scienze Filologiche dell’Università di Padova, del Comitato Scientifico del Centro Fortini dell’Università di Siena e del comitato redazionale della rivista “Alleoria” e della rivista on line “Le parole e le cose”. Nel 2010 è stato “professeur invité” all’Université Charles De Gaulle di Lille. Ha curato per Einaudi Romanzi e prose di Paolo Volponi (3 voll., NUE, 2002-3) e per Liguori (2005) La scienza dissimulata nel Seicento, con prefazione di Paolo Rossi.
Ha pubblicato i volumi Volponi (Palumbo, 2002), Il vero in maschera. Dialogismi galileiani (Liguori 2003, con prefazione di Francesco Orlando), Il critico come intruso. Alfonso Berardinelli (Le Lettere, 2007), Volponi personaggio di romanzo (con Gian Carlo Ferretti, Manni, 2009) e Le idee e le forme. La critica letteraria italiana dal 1900 a oggi (Carocci, 2010)