Nicoletta Maraschio

È nata a Pavia e si è laureata a Firenze in Lettere e Filosofia. Dal 1995 è professore ordinario di Storia della Lingua Italiana presso l’Università fiorentina e fa parte del collegio della Scuola di dottorato in Linguistica. Ha svolto dagli anni Settanta attività di ricerca, formazione e coordinamento, oltre che all’Università, anche presso l’Accademia della Crusca, di cui è stata nominata presidente nel 2008, dopo avere ricoperto il ruolo di vicepresidente e averne diretto il Centro di Grammatica Italiana e la rivista accademica “Studi di grammatica italiana”. Ha sempre curato i rapporti tra università, accademia e scuola, in particolare ha promosso una collaborazione sistematica fra l’Accademia della Crusca e l’Università di Firenze, soprattutto attraverso la creazione di un Centro di ricerca e alta formazione: il CLIEO, che riunisce Dipartimenti universitari, centri italiani e stranieri e di cui è stata direttrice dal 2004 al 2007. Ha svolto attività di insegnamento all’estero come visiting professor, presso università europee e degli Stati Uniti.

La sua ricerca scientifica è rivolta ad aspetti e problemi diversi della storia linguistica italiana antica e moderna, ed è concentrata in particolare sul periodo rinascimentale e su quello contemporaneo. Ha studiato i testi dei primi fonetisti cinquecenteschi, l’evoluzione del sistema grafico italiano dal Medioevo al Novecento (con particolare attenzione alla formazione ed evoluzione del sistema interpuntivo); il bilinguismo e la trattistica d’arte dell’Alberti e di Piero della Francesca, le forme della prima codificazione grammaticale, la storia dell’Accademia della Crusca e del suo Vocabolario, le lingue della Chiesa, dalla predicazione alle traduzioni della Bibbia, la fortuna dell’italiano all’estero. Quanto al Novecento, si è occupata in particolare della lingua dei grandi mezzi di comunicazione di massa, dell’italiano del cinema (originale e doppiato), della radio e più recentemente della televisione. Pur privilegiando l’interesse verso la lingua come “istituzione” ha analizzato linguisticamente i testi di alcuni autori particolarmente significativi nella storia della lingua italiana: da Boccaccio, a Varchi e Salviati, fino a Pirandello e Pratolini. Ha coordinato diversi progetti di ricerca e dirige dal 2001 insieme a Sergio Raffaelli la collana "L’italiano in pubblico" presso l’editore Cesati.