FONDAZIONE IL CAMPIELLO - REPORT DI SOSTENIBILITÀ 2022

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3 indice LETTERA DEL PRESIDENTE IDENTITÀ E STRATEGIA FONDAZIONE IL CAMPIELLO TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE E SOCIALE LA NOSTRA STRATEGIA: LA CULTURA COME MOTORE DELLA SOSTENIBILITÀ ANALISI DI MATERIALITÀ IL VALORE DELLE PARTNERSHIP GOVERNANCE LA GESTIONE RESPONSABILE DELLA FONDAZIONE COMPLIANCE NORMATIVA RISERVATEZZA DEI DATI E PRIVACY TRASPARENZA E INDIPENDENZA L’IMPATTO SOCIALE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA COME RISORSA PER IL TERRITORIO VENETO E NAZIONALE IL CAMPIELLO, UN MOTORE DI SVILUPPO EDUCATIVO PER LA LETTERATURA ITALIANA IL SOSTEGNO AI GIOVANI TALENTI LETTERARI LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO VENETO E DELLE PROPRIE RADICI LA FONDAZIONE E I SUOI SOCI RELAZIONE CON LA COMUNITÀ LOCALE, ENTI E ISTITUZIONI L’IMPATTO AMBIENTALE RELAZIONE CON L’AMBIENTE L’IMPATTO AMBIENTALE DEGLI EVENTI ORGANIZZATI IL CAMPIELLO E L’IMPATTO SULLA CARTA L’IMPATTO ECONOMICO LA DISTRIBUZIONE DEL VALORE ECONOMICO SUL TERRITORIO RACCOLTA FONDI E IMPATTI INDIRETTI SULLE FILIERE TERRITORIALI NOTA METODOLOGICA GRI CONTENT INDEX P.5 P.7 P.7 P.9 P.22 P.28 P.32 P.35 P.35 P.38 P.39 P.39 P.41 P.41 P.46 P.51 P.52 P.53 P.56 P.59 P.59 P.60 P.63 P.64 P.64 P.65 P.67 P.69

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5 lettera del presidente Gentili Stakeholder, è con grande orgoglio che presentiamo il nostro primo Report di Sostenibilità, la cui pubblicazione avviene in uno dei momenti più importanti per la Fondazione Il Campiello. Fondazione Il Campiello ha da tempo iniziato un percorso virtuoso strettamente legato al radicamento dell’ente nel tessuto nel quale opera consapevoli del ruolo fondamentale che Il Campiello può avere nella promozione di una cultura della sostenibilità presso clienti, fornitori, dipendenti e tutti gli altri nostri stakeholder. La Sostenibilità è prerogativa irrinunciabile nella strategia di sviluppo della Fondazione, quale elemento di creazione di valore e leva competitiva sul mercato. Questo primo Report di sostenibilità rappresenta la volontà di condividere un messaggio importante sui valori fondamentali che guidano la nostra Fondazione verso la sostenibilità attraverso i principali risultati conseguiti in ambito ESG. In un mondo sempre più consapevole dell’urgenza di agire per preservare il nostro pianeta, è fondamentale che ciascuno di noi comprenda il ruolo cruciale che svolgiamo nel plasmare il nostro futuro. Come azienda, ci impegniamo a operare in modo responsabile, ad adottare pratiche inclusive ed etiche nella scelta dei nostri candidati e a essere una forza positiva nella società e nell’ambiente. I nostri valori sostenibili si riflettono in tutto ciò che facciamo e sono fondamentali per il nostro successo a lungo termine. Le attività della Fondazione hanno, infatti, l’obiettivo fondamentale di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo umano e sostenibile, attraverso due ambiti di azione, strettamente interconnessi: educazione alla cultura e formazione attraverso l’informazione. Crediamo che uno sviluppo realmente sostenibile sia basato sull’attenzione alle persone e all’ambiente, mettendo in condivisione risorse e conoscenze e competenza e sperimentando soluzioni e servizi sempre innovativi. Un modello di business sostenibile richiede, infatti, lo sviluppo coerente del tessuto sociale e degli ecosistemi che ci ospitano. Crediamo in una cultura d’impresa che connette e condivide, in una visione unica, diversi ambiti, settori eterogenei, competenze complementari, attraverso un complesso intreccio di molteplici attori e partner che collaborano per la creazione di valore culturale condiviso nel lungo periodo. Abbiamo creato e condiviso molta cultura della letteratura in questi anni e molto è ancora da fare soprattutto per il pubblico più giovane e sulle tematiche green, ma le sfide e il miglioramento continuo fanno parte del nostro DNA e da qui partiamo per iniziare un percorso che ha obiettivi ambiziosi. La strada tracciata da Fondazione Il Campiello nella sostenibilità è per noi un riferimento per tutti i nostri stakeholder e un invito a condividere ed abbracciare questi valori. Ognuno di noi può fare la differenza e insieme possiamo costruire un futuro migliore e più sostenibile. Enrico Carraro Il Presidente

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7 identità e strategia Fondazione Il Campiello La Fondazione Il Campiello si è costituita nel 1985 per volontà degli Industriali del Veneto con l’obiettivo di contribuire alla promozione e alla diffusione della cultura italiana. Essa ha lo scopo, in particolare, di diffondere l’immagine e la cultura del Veneto al fine di perseguire più vaste finalità di progresso e sviluppo civile in armonia con i valori della libera iniziativa attraverso l’allestimento in località sita nel Veneto, di manifestazioni quali convegni, dibattiti, tavole rotonde, seminari, premi di pittura, e simili, ed in particolare attraverso l’organizzazione e la gestione del Premio Letterario “Campiello”, curandone la loro diffusione anche a livello di organi di informazione. La Fondazione ha sede legale a Mestre, in Via Torino, 151/c. Storia, ricordi ed opere Il “Campiello” è un premio letterario che viene assegnato a opere di narrativa italiana. È stato istituito nel 1962 per volontà dell’allora Presidente di Confindustria, Furio Cicogna, e del suo Vice, Mario Valeri Manera, con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta anche nel mondo culturale italiano. Erano gli anni del “miracolo economico” ed il Veneto, con il dinamismo delle sue aziende, rivestiva un ruolo decisivo per la crescita del Paese, ma ad un tale ruolo mancava un proporzionale riconoscimento in ambito culturale. Il Premio Campiello è stato quindi il tassello mancante. Segno distintivo degli Imprenditori del Veneto rappresentava inoltre una alternativa alla cultura allora dominante. Nella sua storia, il “Campiello” ha provato la validità delle sue scelte culturali segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana. La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi “La Tregua”. Il Premio, in seguito, fu ospitato in contesti tra i più rappresentativi della città quali ad esempio il Gran Teatro La Fenice e Palazzo Ducale: palcoscenici di una città unica dove hanno calcato la scena, e si avvicendano ancora oggi i più importanti nomi della cultura italiana. A sottolineare il forte legame con Venezia e a significare le caratteristiche peculiari del premio è stata anche la scelta del nome Campiello, la tipica piazzetta cittadina, luogo di incontro e dibattito, che ben ne definisce il carattere popolare (es. Giuria dei Lettori) oltre che il senso di uno scambio civile di esperienze ed idee (es. Giuria dei Letterati). Il “Campiello” si è imposto fin da subito per l’importanza e la credibilità che ha saputo conquistarsi sulla scena culturale portando all’attenzione della critica specialistica e del pubblico non solo autori già affermati ma anche scrittori sconosciuti ai più. Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d’Italia e tra i più importanti nel panorama editoriale italiano, è un canale con il quale gli Imprenditori Veneti intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana e a incentivare e diffondere il piacere per la lettura nella consapevolezza che un premio trovi la sua massima ragion d’essere nel “creare nuovi lettori”.

8 Il Campiello ha visto il successo delle opere in concorso confermato sia dalle vendite (il Campiello mediamente fa raddoppiare le vendite) ma anche dalla trasposizione cinematografica di alcune di esse. TERZIETÀ INDIPENDENZA TRASPARENZA 1962 Istituzione Premio Campiello 1985 Istituzione Fondazione Il Campiello 1996 Prima edizione nazionale concorso Campiello Giovani 2023 Prima edizione Campiello Natura 1963 Prima edizione 1994 Istituzione concorso Campiello Giovani 2021 Prima edizione Campiello junior Mission La Fondazione Il Campiello ha l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale del nostro Paese promuovendo, in particolare, la scrittura e la lettura rivolgendosi alla popolazione italiana di ogni fascia di età, a partire dai 7 anni. L’azione di stimolo ed “abitudine” a queste buone pratiche avviene attraverso il Premio Campiello, il Campiello Giovani e il Campiello Junior e gli eventi ad essi correlati. Valori La Fondazione ha posto le sue fondamenta su alcuni principi essenziali: terzietà, indipendenza e trasparenza; su di essi si basa la sua governance e l’attività in tutte le sue articolazioni. La Fondazione appartiene agli Imprenditori del Veneto associati a Confindustria che ne sono i soci ed i principali sostenitori finanziari. Non ha nessun legame con case editrici e/o rappresentanti di interessi letterari/editoriali; questa sua indipendenza si riflette sulla governance e sul comportamento che gli organi costituenti la Fondazione hanno nei confronti di tutti gli “attori” dei concorsi, a tutti i livelli, a partire dalle giurie che sono totalmente libere di prendere decisioni e di fare le proprie scelte in autonomia. Questo garantisce libertà e trasparenza del Premio e dei concorsi Campiello Giovani e Junior.

9 Tutela del Patrimonio Culturale e Sociale Premio Campiello Il “Campiello” viene assegnato annualmente a opere di narrativa italiana (sono escluse poesia e saggistica) pubblicate nel periodo maggio – aprile e regolarmente in commercio. Ad ogni edizione vengono selezionati cinque romanzi, a cura di una giuria di esperti, e scelto il vincitore del Premio Campiello Opera Prima. Il merito del successo del Premio va anche al suo meccanismo di selezione dei libri, una formula che continua a renderlo impermeabile a condizionamenti, rispettando valori importanti quali l’indipendenza e la trasparenza. Si è infatti dimostrata efficace l’idea iniziale, e mai mutata, del meccanismo ideato per giungere al vincitore: una duplice giuria, tecnica e popolare. La prima, la Giuria dei Letterati, composta da critici, docenti di letteratura italiana e da significativi rappresentanti della cultura del nostro Paese, ha il compito di scegliere i cinque libri ritenuti i più rappresentativi dell’annata. La seconda, la Giuria dei Lettori, formata da 300 lettori di ogni regione d’Italia, è chiamata a scegliere il Vincitore. I componenti di questa giuria variano ogni anno e sono tenuti a mantenere il riserbo sul proprio ruolo fino alla cerimonia di premiazione di settembre, a garantire la totale autonomia di scelta. Il Campiello ha costruito quindi la sua identità e la sua forza a partire dalla doppia giuria, vantando almeno due primati: aver inaugurato per primo la formula di una larga giuria popolare, in seguito esportata in altre manifestazioni, ed essere inserito nel novero dei grandi premi nel più breve spazio di tempo. Ad oggi hanno aderito circa 18.000 partecipanti, a dimostrazione di come l’iniziativa sia di notevole interesse per il mondo letterario e culturale. Autori e libri finalisti A seguire, nelle prossime pagine, i finalisti dalla prima edizione all’ultima dello scorso anno del Premio Campiello (in arancione il titolo vincitore). identità e strategia

10 1964 “Il male oscuro” di Giuseppe Berto, Rizzoli “L’adultera” di Laudomia Bonanni, Bompiani “La spartizione” di Piero Chiara, Mondadori “Tre racconti” di Tommaso Landolfi, Vallecchi “Il velocifero” di Luigi Santucci, Mondadori 1965 “Il figlio del sole” di Antonio Aniante, Ceschina “La compromissione” di Mario Pomilio, Vallecchi “L’uomo fedele” di Beatrice Solinas Donghi, Rizzoli “La quinta stagione” di Fulvio Tomizza, Mondadori “I bianchi e i neri” di Dante Troisi, Laterza 1966 “Questa specie d’amore” di Alberto Bevilacqua, Rizzoli “La moglie” di Giovanni Dusi, Bompiani “Il serpente” di Luigi Malerba, Bompiani “La cupola” di Gino Montesanto, Mondadori “Sulla spiaggia e di là dal molo” di Mario Tobino, Mondadori 1967 “Le notti della paura” di Antonio Barolini, Feltrinelli “Storia di Ada” di Carlo Cassola, Einaudi “Il minimo d’ombra” di Gino De Sanctis, Rizzoli “Una vecchia signora” di Giuseppe Mesirca, Rebellato “Orfeo in Paradiso” di Luigi Santucci, Mondadori 1968 “Il ballo angelico” di Arrigo Benedetti, Mondadori “Gli incantesimi” di Carlo Castellaneta, Rizzoli “Capriccio con rovine” di Luigi Compagnone, Vallecchi “Il ponte dell’Accademia” di Pier Maria Pasinetti, Bompiani “L’avventura di un povero cristiano” di Ignazio Silone, Mondadori 1963 “L’eredità della Priora” di Carlo Alianello, Feltrinelli “La donna al punto” di Elio Bartolini, Rizzoli “La tregua” di Primo Levi, Einaudi “Mio padre Adamo” di Fortunato Pasqualino, Cappelli “Il Papa” di Giorgio Saviane, Rizzoli

11 1970 “Il gioco e il massacro” di Ennio Flaiano, Rizzoli “La meccanica” di Carlo Emilio Gadda, Garzanti “Il crematorio di Vienna” di Goffredo Parise, Feltrinelli “Processo per eresia” di Neri Pozza, Vallecchi “L’attore” di Mario Soldati, Mondadori 1971 “Il ritorno” di Manlio Cancogni, Rizzoli “Adios” di Renato Ghiotto, Rizzoli “Ritratto in piedi” di Gianna Manzini, Mondadori “Diario siciliano” di Ercole Patti, Bompiani “Sposa mia” di Enrico Raffi, Bompiani 1972 “La bella di Lodi” di Alberto Arbasino, Einaudi “Randagio è l’eroe” di Giovanni Arpino, Rizzoli “Quell’antico amore” di Carlo Laurenzi, Rusconi “Il campo di concentrazione” di Ottiero Ottieri, Bompiani “Per le antiche scale” di Mario Tobino, Mondadori 1973 “Monte Mario” di Carlo Cassola, Rizzoli “Amore e Psiche” di Raffaele La Capria, Bompiani “Il nipote di Beethoven” di Luigi Magnani, Einaudi “Il mare verticale” di Giorgio Saviane, Rusconi “Il trono di legno” di Carlo Sgorlon, Mondadori 1974 “Muro d’ombra” di Rodolfo Doni, Rusconi “Le labrene” di Tommaso Landolfi, Rizzoli “Alessandra” di Stefano Terra, Bompiani “Dove tornare” di Fulvio Tomizza, Mondadori “Utopia per flauto solo” di Fiora Vincenti, Vallecchi 1969 “L’Airone” di Giorgio Bassani, Mondadori “Da inverno a inverno” di Giulio Cattaneo, Il Saggiatore “Marcel ritrovato” di Giuliano Gramigna, Rizzoli “Il re ne comanda una” di Stelio Mattioni, Adelphi “Le nevi dell’altro anno” di Giuseppe Raimondi, Mondadori identità e strategia

12 1976 “Le pietre, l’amore” di Paolo Barbaro, Mondadori “Davide” di Carlo Coccioli, Rusconi “Storia naturale di una passione” di Alfredo Todisco, Rizzoli “Il busto di gesso” di Gaetano Tumiati, Mursia “La nuova età” di Mimi Zorzi, Marsilio 1977 “Cuor di padrone” di Carlo Della Corte, Edizioni del Ruzante “La spiaggia del lupo” di Gina Lagorio, Garzanti “Il giro del mondo” di Ferruccio Parazzoli, Bompiani “Il selvaggio di Santa Venere” di Saverio Strati, Mondadori “Il vento in testa” di Eugenio Travaini, Rizzoli 1978 “Pontificale in San Marco” di Elio Bartolini, Rusconi “Dolcissimo” di Giuseppe Bonaviri, Rizzoli “Il ladrone” di Pasquale Festa Campanile “Carlo Magno” di Gianni Granzotto, Mondadori “Il giocatore invisibile” di Giuseppe Pontiggia, Mondadori 1979 “Ingannare l’attesa” di Giuseppe Cassieri, Garzanti “L’Ordalia” di Italo Alighiero Chiusano, Rusconi “Ride la luna” di Rolly Marchi, Mursia “Due giorni con Chiara” di Luciano Marigo, Città Armoniosa “Storia di Tonle” di Mario Rigoni Stern, Einaudi 1980 “Sua Eccellenza” di Antonio Altomonte, Rusconi “Il fratello italiano” di Giovanni Arpino, Rizzoli “Il richiamo di Alma” di Stelio Mattioni, Adelphi “Serenata” di Rossana Ombres, Mondadori “L’altissimo e le rose” di Luigi Testaferrata, Città Armoniosa 1975 “Un matrimonio perfetto” di Carla Cerati, Marsilio “Il figlio” di Gino Montesanto, Rusconi “Il prato in fondo al mare” di Stanislao Nievo, Mondadori “Memorie di un miliardario” di Giorgio Soavi, Rizzoli “Il grembiule rosso” di Alberto Vigevani, Mondadori

13 identità e strategia 1981 “Un grido lacerante” di Anna Banti, Rizzoli “Il silenzio delle cicale” di Gian Piero Bona, Garzanti “Diceria dell’untore” di Gesualdo Bufalino, Sellerio “I guardatori della luna” di Tonino Guerra, Bompiani “La vita in campagna” di Bino Sanminiatelli, Longanesi 1982 “Se non ora quando?” di Primo Levi, Einaudi “Alessandria” di Raul Lunardi, Fogola “Uccelli del paradiso” di Ferruccio Parazzoli, Mondadori “Sillabario N.2” di Goffredo Parise, Mondadori “La fuga delle api” di Antonio Terzi, Bompiani 1983 “Casa di guerra” di Isabella Bossi Fedrigotti, Longanesi “L’eterna finzione” di Alcide Paolini, Bompiani “Dorsoduro” di Pier Maria Pasinetti, Rizzoli “La conchiglia di Anataj” di Carlo Sgorlon, Mondadori “La notte di Toledo” di Ferruccio Ulivi, Rusconi 1984 “Il fratello orientale” di Antonio Altomonte, Rusconi “Ladro di ferragosto” di Raffaele Crovi, Frassinelli “Per amore, solo per amore” di Pasquale Festa Campanile, Bompiani “Il nome delle parole” di Guglielmo Petroni, Rizzoli “Il conte” di Giorgio Soavi, Longanesi 1985 “Gli occhi di una donna” di Mario Biondi, Longanesi “La terza donna” di Giorgio Montefoschi, Garzanti “Così non sia” di Gino Montesanto, Rusconi “Cercando l’imperatore” di Roberto Pazzi, Marietti “Piccoli equivoci senza importanza” di Antonio Tabucchi, Feltrinelli 1986 “La donna dei fili” di Ferdinando Camon, Garzanti “La partita” di Alberto Ongaro, Longanesi “L’ultimo della classe” di Neri Pozza, Marsilio “Gli sposi di Via Rossetti” di Fulvio Tomizza, Mondadori “La vita a metà” di Mimi Zorzi, Rusconi

14 1988 “Diario a due” di Paolo Barbaro, Marsilio “La Patria riconoscente” di Giulio Cisco, Camunia “Le strade di polvere” di Rosetta Loy, Einaudi “L’invenzione della verità” di Marta Morazzoni, Longanesi “Le donne divine” di Renzo Rosso, Garzanti 1989 “Il canto delle balene” di Ferdinando Camon, Garzanti “Il nocchiero” di Paola Capriolo, Feltrinelli “Effetti personali” di Francesca Duranti, Rizzoli “La legge degli spazi bianchi” di Giorgio Pressburger, Marietti “Il nido di ghiaccio” di Giampaolo Rugarli, Mondadori 1990 “Il diavolo suppongo” di Carlo Della Corte, Marsilio “L’isola delle comete” di Nino Majellaro, Camunia “La lunga vita di Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini, Rizzoli “Io venia pien d’angoscia a rimirarti” di Michele Mari, Longanesi “La chimera” di Sebastiano Vassalli, Einaudi 1991 “Castelli di rabbia” di Alessandro Baricco, Rizzoli “Di buona famiglia” di Isabella Bossi Fedrigotti, Longanesi “Le parole del padre” di Raffaele Crovi, Rusconi “Rimbaud” di Renato Minore, Mondadori “Il volto nascosto” di Giorgio Montefoschi, Bompiani 1992 “La revoca” di Luca Doninelli, Garzanti “La casa a Nord-Est” di Sergio Maldini, Marsilio “Le pietre volanti” di Luigi Malerba, Rizzoli “Casa materna” di Marta Morazzoni, Longanesi “Carta blu” di Enzo Siciliano, Mondadori 1987 “La valigia vuota” di Sergio Ferrero, Longanesi “Angelo a Berlino” di Giuliana Morandini, Bompiani “I fuochi del Basento” di Raffaele Nigro, Camunia “La lunga notte” di Emilio Tadini, Rizzoli “L’inquisitore dell’interno sedici” di Dante Troisi, Studio Tesi

15 identità e strategia 1993 “La valle dei cavalieri” di Raffaele Crovi, Mondadori “Racconti naturali e straordinari” di Antonio Debenedetti, Rizzoli “Le storie dell’ultimo giorno” di Stefano Jacomuzzi, Garzanti “Navi in bottiglia” di Gabriele Romagnoli, Mondadori “I rapporti colpevoli” di Fulvio Tomizza 1994 “Fratelli d’Italia” di Alberto Arbasino, Adelphi “Attesa sul mare” di Francesco Biamonti, Einaudi “Il catino di zinco” di Margaret Mazzantini, Marsilio “Vita di uomini non illustri” di Giuseppe Pontiggia, Mondadori “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi, Feltrinelli 1995 “La casa con le luci” di Paolo Barbaro, Bollati Boringhieri “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi, Baldini & Castoldi “Staccando l’ombra da terra” di Daniele Del Giudice, Einaudi “Il coraggio del pettirosso” di Maurizio Maggiani, Feltrinelli “Il bastone a calice” di Virgilio Scapin, Neri Pozza 1996 “Esilio” di Enzo Bettiza, Mondadori “Presto con fuoco” di Roberto Cotroneo, Mondadori “L’antidoto della malinconia” di Piero Meldini, Adelphi “Incerti di viaggio” di Roberto Pazzi, Longanesi “Il pellicano di pietra” di Michele Prisco, Rizzoli 1997 “Campo del sangue” di Eraldo Affinati, Mondadori “Mania” di Daniele Del Giudice, Einaudi “Il caso Courrier” di Marta Morazzoni, Longanesi “La negligenza” di Enrico Pellegrini, Marsilio “Posillipo” di Elisabetta Rasy, Rizzoli 1998 “Le parole la notte” di Francesco Biamonti, Einaudi “La buona e brava gente della nazione” di Romolo Bugaro, Baldini & Castoldi “Il talento” di Cesare De Marchi, Feltrinelli “La perfezione degli elastici (e del cinema)” di Laura Pariani, Rizzoli “Un uomo che forse si chiamava Schulz” di Ugo Riccarelli, Piemme

16 2000 “Mare mare” di Vito Bruno, E/O “Le farfalle di Voltaire” di Sergio Ferrero, Mondadori “La gallina volante” di Paola Mastrocola, Guanda “Margherita vuole il regno” di Franco Scaglia, Baldini & Castoldi “La forza del passato” di Sandro Veronesi, Bompiani 2001 “L’angelo della storia” di Bruno Arpaia, Guanda “Dodici Lei” di Giorgio Calcagno, Nino Aragno Editore “Certi bambini” di Diego De Silva, Einaudi “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia, Mondadori “Via Gemito” di Domenico Starnone, Feltrinelli 2002 “Sgobbo” di Giosuè Calaciura, Baldini & Castoldi “L’ultimo dei Vostiachi” di Diego Marani, Bompiani “Dopo l’amore” di Giancarlo Marinelli, Guanda “La curva del Latte” di Nico Orengo, Einaudi “Il custode dell’acqua” di Franco Scaglia, Piemme 2003 “Cuore di madre” di Roberto Alajmo, Mondadori “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano, Feltrinelli “L’uovo di Geltrudina” di Laura Pariani, Rizzoli “Il Maestro dei santi pallidi” di Marco Santagata, Guanda “Come prima delle madri” di Simona Vinci, Einaudi 2004 “La festa del ritorno” di Carmine Abate, Mondadori “La masseria delle allodole” di Antonia Arslan, Rizzoli “La Pasqua rossa” di Alberto Bevilacqua, Einaudi “La doppia vita di Vermeer” di Luigi Guarnieri, Mondadori “Una barca nel bosco” di Paola Mastrocola, Guanda 1999 “La bicicletta di mio padre” di Cino Boccazzi, Neri Pozza “I cieli di vetro” di Guido Conti, Guanda “Fuochi fiammanti a un’hora di notte” di Ermanno Rea, Rizzoli “Il cuore rovesciato” di Giampaolo Spinato, Mondadori “In tutti i sensi come l’amore” di Simona Vinci, Einaudi

17 identità e strategia 2005 “Quattro Errori di Dio” di Ennio Cavalli, Aragno “Fata Morgana” di Gianni Celati, Feltrinelli “Malvarosa” di Raffaele Nigro, Rizzoli “Mandami a dire” di Pino Roveredo, Bompiani “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati, Bompiani 2006 “Le uova del drago” di Pietrangelo Buttafuoco, Mondadori “Ti lascio il meglio di me” di Giancarlo Marinelli, Bompiani “La vedova scalza” di Salvatore Niffoi, Adelphi “Di viole e liquirizia” di Nico Orengo, Einaudi “Il ritorno a casa di Enrico Metz” di Claudio Piersanti, Feltrinelli 2007 “Mal di pietre” di Milena Agus, Nottetempo “Il labirinto delle passioni perdute” di Romolo Bugaro, Rizzoli “Donne informate sui fatti” di Carlo Fruttero, Mondadori “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia Einaudi “Il signor figlio” di Alessandro Zaccuri, Mondadori 2008 “Louise. Canzone senza pause” di Eliana Bouchard, Bollati Boringhieri “Rossovermiglio” di Benedetta Cibrario, Feltrinelli “Nel cuore che ti cerca” di Paolo Di Stefano, Rizzoli “La zona cieca” di Chiara Gamberale, Bompiani “Sole e ombra” di Cinzia Tani, Mondadori 2009 “Conta le stelle se puoi” di Elena Loewenthal Einaudi “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini, Mondadori “La croce e la sfinge, vita scellerata di Giovan Battista Piranesi” di Pierluigi Panza, Bompiani “Il superstizioso” di Francesco Recami, Sellerio “Almeno il cappello” di Andrea Vitali, Garzanti 2010 “Le perfezioni provvisorie” di Gianrico Carofiglio, Sellerio “Scintille. Una storia di anime vagabonde” di Gad Lerner, Feltrinelli “Accabadora” di Michela Murgia, Einaudi “Milano è una selva oscura” di Laura Pariani, Einaudi “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi, Mondadori

18 2012 “La collina del vento” di Carmine Abate, Mondadori “Nel tempo di mezzo” di Marcello Fois, Einaudi “Più alto del mare” di Francesca Melandri, Rizzoli “Il senso dell’elefante” di Marco Missiroli, Guanda “Tutti i colori del mondo” di Giovanni Montanaro, Feltrinelli 2013 “La caduta” di Giovanni Cocco, Nutrimenti “Geologia di un padre” di Valerio Magrelli, Einaudi “Tentativi di botanica degli affetti” di Beatrice Masini, Bompiani “L’amore graffia il mondo” di Ugo Riccarelli, Mondadori “L’ultimo ballo di Charlot” di Fabio Stassi, Sellerio 2014 “La voce degli uomini freddi” di Mauro Corona, Mondadori “La gemella H” di Giorgio Falco, Einaudi “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana, Sellerio “Le vite di Monsù Desiderio” di Fausta Garavini, Bompiani “Roderick Duddle” di Michele Mari, Einaudi 2015 “L’ultimo arrivato” di Marco Balzano, Sellerio “Senti le rane” di Paolo Colagrande, Nottetempo “La mappa” di Vittorio Giacopini, Il Saggiatore “Cade la terra” di Carmen Pellegrino, Giunti “Il tempo migliore della nostra vita” di Antonio Scurati, Bompiani 2016 “La prima verità” di Simona Vinci, Einaudi “Gli ultimi ragazzi del secolo” di Alessandro Bertante, Giunti “Le cose semplici” di Luca Doninelli, Bompiani “Le regole del fuoco” di Elisabetta Rasy, Rizzoli “Il giardino delle mosche” di Andrea Tarabbia, Ponte alle Grazie 2011 “Se tu fossi qui” di Maria Pia Ammirati, Cairo Editore “Disegnare il vento” di Ernesto Ferrero, Einaudi “L’ultima sposa di Palmira” di Giuseppe Lupo, Marsilio “Di fama e di sventura” di Federica Manzon, Mondadori “Non tutti i bastardi sono di Vienna” di Andrea Molesini, Sellerio

19 identità e strategia 2017 “La città interiore” di Mauro Covacich, La nave di Teseo “L’arminuta” di Donatella Di Pietrantonio, Einaudi “Qualcosa sui Lehman” di Stefano Massini, Mondadori “La ragazza selvaggia” di Laura Pugno, Marsilio “La notte ha la mia voce” di Alessandra Sarchi, Einaudi 2018 “La galassia dei dementi” di Ermanno Cavazzoni, La nave di Teseo “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek, Guanda “Mio padre la rivoluzione” di Davide Orecchio, Minimum Fax “Le vite potenziali” di Francesco Targhetta, Mondadori “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino, Feltrinelli 2019 “Carnaio” di Giulio Cavalli, Fandango Libri “La vita dispari” di Paolo Colagrande, Einaudi “Il gioco di Santa Oca” di Laura Pariani, La nave di Teseo “Lo stradone” di Francesco Pecoraro, Ponte alle grazie “Madrigale senza suono” di Andrea Tarabbia, Bollati Boringhieri 2020 “Con passi giapponesi” di Patrizia Cavalli, Einaudi “Sommersione” di Sandro Frizziero, Fazi editore “TRALUMMESCURO Ballata per un paese al tramonto” di Francesco Guccini, Scrittori Giunti “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino, minimum fax “L’incanto del pesce luna” di Ade Zeno, Bollati Boringhieri 2021 “Il libro delle case” di Andrea Bajani, Feltrinelli “L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito, Bompiani “Se l’acqua ride” di Paolo Malaguti, Einaudi “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij” di Paolo Nori, Mondadori “La felicità degli altri” di Carmen Pellegrino, La nave di Teseo 2022 “Nova” di Fabio Bacà, Adelphi “La foglia di fico” di Antonio Pascale, Einaudi “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri, Ponte alle Grazie “Il Tuffatore” di Elena Stancanelli, La Nave di Teseo “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni, Sellerio

20 Film tratti dai libri del Premio Campiello La diffusione delle trame di alcuni dei più famosi libri del Premio Campiello è stata agevolata anche dalla creazione di film tratti dai libri stessi che hanno consentito di amplificare la conoscenza dei contenuti delle opere ad un pubblico più ampio attraverso un altro canale di diffusione e comunicazione. Di seguito si riporta elenco dei film tratti dai libri del Premio Campiello in data settembre 2023. Un terzo dei libri vincitori del Premio Campiello nelle sue varie sezioni (Premio Campiello, Premio Opera Prima, Premio Selezione Giuria dei Letterati) sono stati “tradotti” in film.

21 identità e strategia Campiello Giovani Il Campiello Giovani è un concorso letterario promosso e organizzato dalla Fondazione il Campiello – Confindustria Veneto rivolto a giovani di età compresa fra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana. Il concorso, istituito nel 1994, dopo una fase di sperimentazione provinciale e regionale dal 1996 è stato esteso a tutt’Italia e negli ultimi anni, attraverso la collaborazione degli Istituti Italiani di cultura, anche all’estero. Il concorso si articola in 3 fasi: • la prima, per la selezione di 25 scritti, è ad opera della Giuria di Selezione composta da vincitori/ finalisti delle passate edizioni del Campiello Giovani, da lettori di case editrici e dal vincitore delle Olimpiadi di Italiano dell’anno precedente; • la seconda, per la scelta della cinquina finalista, è a cura di un Comitato Tecnico composto da specialisti di letteratura italiana contemporanea. L’annuncio dei cinque finalisti avviene nell’ambito di uno “spettacolo letterario”. I cinque finalisti hanno diritto ad una dotazione di libri e all’invito alla serata finale, i cinque racconti finalisti vengono raccolti in una collana a uso istituzionale realizzata a cura della Fondazione Il Campiello; • la terza ed ultima fase riguarda l’individuazione del vincitore. Tale scelta viene fatta dalla Giuria dei Letterati del Campiello e il vincitore viene premiato a Venezia nel corso della Cerimonia conclusiva del Premio, aggiudicandosi una vacanza-studio in un Paese europeo. Il Campiello Giovani si è affermato a livello nazionale come premio dedicato ai “giovani scrittori” grazie al supporto e alla collaborazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria, delle Istituzioni scolastiche, delle singole scuole ed Università e di tanti insegnanti che hanno creduto nel progetto. Campiello Junior La Fondazione Il Campiello, per promuovere la lettura a partire dalle prime fasce d’età, ha istituito nel 2021 il “Campiello Junior”: un riconoscimento da assegnare a opere di narrativa italiana per ragazzi (romanzo o raccolta di racconti) e di poesia non tradotte da altra lingua rivolte a un pubblico di giovani lettori. Facendo fede al suo principale obiettivo, il Premio Campiello ha istituito un concorso dedicato alla letteratura per ragazzi, in questo modo completando l’azione di promozione e di diffusione del libro e della lettura dell’intera filiera della narrativa italiana. Il Premio Campiello, infatti, investe da sempre nel futuro nella convinzione che la creazione di una nuova generazione di lettori possa contribuire alla formazione di adulti che leggono, pensano e siano maggiormente consapevoli. Il Campiello Junior viene realizzato in collaborazione con la Fondazione Pirelli. La Fondazione Pirelli, infatti, è da anni impegnata in molteplici attività che mirano ad avvicinare il mondo dell’industria e della cultura con particolare attenzione verso il mondo dei giovani ponendosi come un virtuoso esempio di responsabilità sociale di impresa. Il concorso prevede due categorie distinte: Campiello Junior 7-10 anni e Campiello Junior 11-14 anni.

22 Durante la riunione di Selezione, aperta al pubblico, la Giuria individua una rosa di tre libri per ogni categoria che andranno a concorrere per l’assegnazione finale del Premio Campiello Junior. I vincitori delle due sezioni del Campiello Junior vengono premiati a Venezia in occasione della Cerimonia Finale del Premio Campiello. La nostra strategia: la cultura come motore della sostenibilità Una Organizzazione sostenibile si pone lo scopo di integrare gli obiettivi economici con quelli riferiti ai valori sociali di benessere, inclusione, equità, prosperità e giustizia, oltre che alla tutela dell’ambiente che ci circonda. La Fondazione ha intrapreso un percorso di gestione responsabile impegnandosi ad integrare gli aspetti di sostenibilità nelle proprie attività e a comunicare in modo trasparente ai propri stakeholder le performance aziendali in campo economico, ambientale, sociale e di governance. L’affermazione dello sviluppo sostenibile passa da un cambiamento culturale, a ogni livello e questo avviene solo sviluppando “l’educazione alla cultura” e “alla formazione attraverso l’informazione”. La visione integrata proposta dall’Agenda 2030 dell’Onu chiama a una nuova responsabilità, a gestire una realtà complessa e profondamente cambiata rispetto al passato, in cui è necessario essere capaci di vedere e comprendere le strette interconnessioni tra la sfera economica, sociale, ambientale, culturale ed umana e di sviluppare una visione sistemica della realtà. In questo quadro, la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile dedicato alla “Cultura per la sostenibilità ha l’obiettivo fondamentale di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo umano e sostenibile. In questa dimensione, la conoscenza deve essere considerata un bene comune, la cui salvaguardia richiede una responsabilità collettiva, per arrivare a nuove rappresentazioni comprensibili e condivise di questioni rilevanti per un nuovo paradigma dello sviluppo. L’educazione alla cultura, che è il cuore dell’attività della Fondazione Il Campiello, è quella di innovare e qualificare il sistema dell’educazione e i modelli educativi e di promuovere il processo di trasformazione delle conoscenze in competenze, nonché lo sviluppo di uno stile di vita sostenibile e la diffusione di una cultura fondata sui valori della pace, dell’equità, dell’inclusione sociale, della non violenza e della cittadinanza globale. Occorre ricomporre la frammentazione educativa e promuovere la formazione per lo sviluppo sostenibile lungo tutto l’arco della vita e in tutti i suoi ambiti attraverso l’apprendimento diffuso come pratica sociale. Anche la Formazione attraverso l’informazione deve essere sviluppata attraverso meccanismi di collaborazione e di alleanza, per offrire una visione integrata, che vada oltre alla didattica tradizionale e giornalistica e giornalistici. In questo senso, il Piano d’azione nazionale per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile contribuisce all’attuazione della visione trasformativa sia verso la pubblica amministrazione e che verso la società civile e gli attori non statali. La direzione da perseguire è quella di investire sul superamento del modello trasmissivo e sull’adozione di modelli aperti di didattica e alla cultura attiva ed esperienziale, in situazioni di apprendimento con-

23 identità e strategia tinuo, educando al pensiero critico e sistemico, alla creatività, alla transdisciplinarietà e alla capacità di agire per il cambiamento. In altre parole, non si tratta più, quindi, solo di trasmettere nozioni e conoscenze, ma di fare in modo che esse risultino significative sul piano della formazione degli individui, trasformandosi nelle competenze (abilità, atteggiamenti e valori) necessarie per svolgere il ruolo di agenti del cambiamento. L’apprendimento continuo rappresenta, infatti, un fattore abilitante fondamentale anche nei contesti imprenditoriali e nel mondo del lavoro in generale, per poter rispondere in modo efficace ad un mercato in continua trasformazione, nonché per poter svolgere una cittadinanza attiva e responsabile, partecipando alla vita della propria comunità con idee, soluzioni e una capacità di visione ampia e sistemica degli obiettivi da raggiungere per uno sviluppo sostenibile, anche per far comprendere i benefici dello sviluppo sostenibile quando pienamente integrato nelle attività economiche. Tutto questo non può avvenire senza un processo di coinvolgimento dei cittadini, dei diversi attori della società civile e di fasce sempre più ampie dell’opinione pubblica. È assolutamente indispensabile promuovere la creazione di un linguaggio comune e condiviso, con l’obiettivo di costruire e sperimentare nuovi percorsi di narrazione. Si tratta di presupposti necessari per diffondere la consapevolezza sui temi della sostenibilità e sugli strumenti per la sua attuazione, nonché per contribuire a rafforzare le relazioni e a praticare gli spazi di collaborazione sia tra le istituzioni, per il consolidamento e la piena funzionalità della governance per la sostenibilità, sia con la società civile e gli attori non statali, per favorirne il coinvolgimento attivo nei processi decisionali e di attuazione e valutazione delle politiche. È in questo contesto che la “cultura e la sostenibilità” hanno sempre guidato Fondazione Il Campiello verso un approccio di forte trasversalità, fornendo l’opportunità di offrire quadri interpretativi omogenei e narrazioni che sostengano la costruzione di visioni e politiche integrate; sottolineare la necessità di una base di conoscenza condivisa, aperta e accessibile, strumento per la trasparenza del processo decisionale e precondizione per la partecipazione attiva degli attori coinvolti; sviluppare competenze trasversali e apprendimenti diffusi, permanenti, organizzativi e sociali; diffondere processi territorializzati e personalizzati, fortemente inclusivi, per superare le differenze territoriali e le fragilità sociali e personali. La sensibilizzazione delle comunità locali a progetti “di cambiamento” che mettano al centro educazione, formazione, sensibilizzazione, comunicazione e conoscenza passa necessariamente da un cambiamento culturale, che dovrà impegnare tutti noi a garantire il benessere e la crescita delle future e giovani generazioni, che sono presenti nei principi fondamentali della nostra Costituzione. Gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile Con la definizione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU nel 2015, viene fornito un quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale volto a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l’estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell’ambiente e le crisi sanitarie. La Fondazione Il Campiello si impegna da sempre ad assumere impegni concreti alle sfide globali dell’Agenda 2030, con l’obiettivo di creare valore condiviso per tutti i propri stakeholder, per le persone, per la comunità e il territorio, il tutto nel rispetto dell’ambiente.

24 SDG Action Manager Il Campiello, al fine di valutare lo sviluppo sostenibile della fondazione rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - SDGs indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si è misurato con l’SDG Action Manager, una piattaforma online nata nel 2020 dall’integrazione del B Impact Assessment della non-profit statunitense B Lab con i Principi del Global Compact Network delle Nazioni Unite. SDG Action Manager è uno strumento in grado di indicare quanto un’azienda stia contribuendo al raggiungimento del singolo obiettivo rispetto al suo potenziale. Lo strumento consente di ottenere infatti un’autovalutazione del livello di contributo della realtà aziendale per ogni SDG (ad esclusione del diciassettesimo, che è frutto dell’interazione con gli altri 16 e che al momento non viene valutato dalla piattaforma).

25 identità e strategia Valutazione dalla Fondazione rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con l’SDG Action Manager.

26 SDG Target Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. 4.3 Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini ad una istruzione a costi accessibili e di qualità tecnica, ad una istruzione professionale e di terzo livello, compresa l’Università. 4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. 12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo. 12.b Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. 11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo. SDG Azioni Accesso ai premi a giovani e persone che hanno sviluppato il talento letterario seppure con condizioni economiche modeste (accesso anche a manoscritti). Sostegno alla comunicazione e alla diffusione delle opere per promuovere la crescita degli scrittori. Sviluppo della cultura nei territori (incontri con industrie e nelle Ville Venete). Gestione sostenibile degli eventi con attenzione al riutilizzo degli alimenti non utilizzati destinati ad enti del terzo settore e alla raccolta differenziata dei rifiuti. Promozione della cultura e della letteratura attraverso eventi e iniziative sul territorio di promozione delle opere. Sviluppo della cultura attraverso la promozione degli eventi a sostegno delle opere finaliste. A fronte della volontà della Fondazione di definire le principali finalità che può sostenere e supportare tramite le proprie attività e iniziative sociali e culturali, Il Campiello ha identificato 7 obiettivi di sviluppo sostenibile su cui incentrare le proprie priorità strategiche, in linea con i valori e principi che promuove, anche attraverso la valutazione della piattaforma SDG Action Manager di BLab-Global Compact. L’impegno della Fondazione Il Campiello rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile trovano la loro integrazione nelle attività, nei progetti e nelle azioni dell’ente, secondo lo schema di seguito rappresentato.

27 identità e strategia Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni. 10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro. Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli. 16.6 Sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli. 16.10 Garantire l’accesso del pubblico alle informazioni e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile. 17.16 Migliorare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile, integrato da partenariati multilaterali che mobilitino e condividano le conoscenze, le competenze, le tecnologie e le risorse finanziarie, per sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti i paesi, in particolare i paesi in via di sviluppo. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze. 5.1 Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze in ogni parte del mondo. 5.b Migliorare l’uso della tecnologia che può aiutare il lavoro delle donne, in particolare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza delle donne. 5.c Adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell’eguaglianza di genere e l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza, di tutte le donne, bambine e ragazze a tutti i livelli. Agevolazione dell’accesso ai premi letterari attraverso la partecipazione anche di autori pubblicati da piccoli editori, da editori a pagamento o di autori che pubblicano autonomamente il proprio libro (self publishing). Promozione della cultura e della letteratura attraverso eventi e iniziative sul territorio di promozione delle opere. Incrementare la governance responsabile e la lotta contro la corruzione. Ideare, progettare e realizzare progetti innovativi per diffondere la conoscenza letteraria nel territorio attraverso partnership intervenendo su tutte le dimensioni del cambiamento: cultura, persone, processi e tecnologie. Sviluppo di iniziative per valorizzare i talenti dei giovani e delle donne (Rapporti con scuole e giovani – Donne in carcere – Rapporto con Teatro Stabile).

28 Analisi di materialità Gli stakeholder Gli stakeholder sono quei soggetti (individui o gruppi) espressione di interessi diversi nei confronti di un’impresa e con i quali un’impresa interagisce nello svolgimento della propria attività. Il coinvolgimento e il confronto con gli stakeholder (stakeholder engagement) consente non soltanto di comprenderne le esigenze, aspettative e valutazioni, ma consente all’impresa una migliore definizione delle strategie e degli obiettivi di business, valutando il cambiamento, i rischi e le opportunità. Il sistema di relazioni della Fondazione Il Campiello con i propri stakeholder prevede strumenti e canali di dialogo differenziati per le diverse categorie di stakeholder, coerenti con il livello di interdipendenza e influenza sull’organizzazione. Categoria Stakeholder Attività di engagement (Progetti – Iniziative – Relazioni) Soci fondatori (Associazioni industriali) Riunioni Comitato Fondatori – Incontri tecnici Sponsor Progetti di sponsorizzazione – Sito internet – Materiali istituzionali – Eventi - Incontri periodici Dipendenti Dialogo costante con Direzione - Incontri informali / istituzionali - Incontri di formazione - Intranet aziendale Fornitori Incontri commerciali - Definizione e condivisione di standard Enti Pubblici e Istituzioni Incontri e riunioni - Collaborazione in progetti – Utilizzo teatri e location Scuole e Giovani Premi ad hoc (junior e giovani) - Visite presso scuole – Coinvolgimento negli eventi Media Interviste - Conferenze stampa - Sito web istituzionale – Social - Comunicati stampa

29 I temi materiali Gli aspetti rilevanti, da rendicontare nel Bilancio di sostenibilità in conformità ai GRI Standard, sono quelli che riflettono l’impatto significativo economico, ambientale e sociale dell’organizzazione. In questo contesto, l’impatto si riferisce agli effetti che un’organizzazione ha sull’economia, sull’ambiente e/o sulla società (positivi e/o negativi), ma anche rispetto alle aspettative, interessi e valutazioni dei propri stakeholder. Secondo l’approccio dell’Unione Europea, definito nella Comunicazione della Commissione Europea pubblicata nel giugno 2019 contenente le linee guida sull’informativa in materia di cambiamenti climatici di cui alla NFRD / Non Financial Reporting Directive - Direttiva 95/2014, i temi materiali sono quegli ambiti di sostenibilità che possono avere impatti significativi sullo sviluppo, le prestazioni e sul valore di un’impresa. Nello stesso tempo, un tema materiale è definito in relazione agli ambiti e tematiche di carattere sociale e ambientale sui quali l’impresa, attraverso la propria attività, può avere un impatto rilevante. Le due “direzioni” della materialità sono interconnesse tra di loro. Non tutti gli aspetti materiali sono di uguale importanza, e l’enfasi all’interno di un report ne riflette la loro priorità relativa. Ai fini della redazione del primo bilancio di sostenibilità, ancorché redatto secondo l’opzione di rendicontazione “Referenced”, Fondazione Il Campiello ha effettuato, in coerenza con i GRI Standard GRI 3, un’analisi di materialità. Al termine dell’intero processo, i risultati conseguiti sono stati sottoposti a discussione e validazione da parte dalle prime linee aziendali. L’esito finale ha portato all’identificazione delle tematiche materiali per la Fondazione Il Campiello, sintetizzate nella seguente tabella: identità e strategia

30 In linea con quanto richiesto dal GRI 3 (GRI 2021), le tabelle che seguono descrivono, per ogni tematica risultata materiale per la Fondazione Il Campiello: • i principali impatti generati dalle attività aziendali sull’economia, l’ambiente e le persone, inclusi gli impatti sui loro diritti umani; • i principali strumenti (politiche, procedura, sistemi di gestione, ecc.) adottati dalla Fondazione per presidiare la tematica e prevenire o mitigare gli impatti negativi ad essa associati; • le metriche, i KPI e i processi di monitoraggio adottati per misurare l’efficacia degli strumenti e delle iniziative poste in essere. Governance e capitale economico-finanziario

31 Capitale umano e relazionale Capitale ambientale identità e strategia

32 Il valore della Partnership Fondazione Il Campiello ha come soci fondatori le Associazioni Territoriali di Confindustria Veneto e Confindustria Veneto; Per la realizzazione del Premio Letterario Campiello beneficia in ogni edizione del sostegno di Enti Pubblici e Privati, di seguito indicati. Ha inoltre accordi con importanti Enti e Istituzioni, che arricchiscono il valore della propria attività. Le associazioni di cui fa parte sono riportate di seguito: Confindustria Veneto Nasce come ente intermedio tra le Associazioni territoriali, Confindustria e le istituzioni regionali. Non ha natura commerciale e non persegue fini di lucro. Ha il compito di rappresentare e tutelare gli operatori industriali nei rapporti con le istituzioni ed amministrazioni, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali regionali, nazionali, comunitarie ed internazionali trattando in tali ambiti le questioni di interesse delle attività economiche e produttive e realizzando le condizioni migliori per lo svolgimento delle attività imprenditoriali. Promuove nella società e presso gli imprenditori la cultura d’impresa, sviluppando la coscienza dei valori sociali e civili ed i comportamenti propri della imprenditorialità nel contesto di una libera società in sviluppo. Spettano, inoltre, a questo ente la tutela dei valori dell’imprenditoria veneta e la valorizzazione della territorialità in tutte le sedi regionali, nazionali e comunitarie. Confindustria Veneto svolge attività di studio e di ricerca e provvede all’informazione ed alla consulenza delle Associazioni federate e delle Organizzazioni aderenti, relativamente ai temi economici e sociali della Regione Veneto. Studia, propone e promuove tutte le azioni coerenti con le politiche comunitarie di interesse regionale. Emanazione culturale di Confindustria Veneto. Associazioni Territoriali del Veneto L’azione delle Territoriali del Veneto si declina in due distinte attività. La prima è quella di lobbying, ovvero l’azione di rappresentanza e di tutela degli interessi delle aziende associate nei confronti delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche locali, nazionali e internazionali e delle organizzazioni economiche e sindacali. La seconda è l’erogazione di servizi che permettano a ciascuna impresa, a partire dalle sue specifiche esigenze, di realizzare risparmi, favorire l’innovazione nei diversi ambiti aziendali, promuovere collaborazioni tra imprese, avviare l’apertura a terzi del capitale, migliorare le relazioni con il mondo del credito, sostenere i percorsi di internazionalizzazione e risolvere questioni urbanistiche. Regione Veneto La Regione Veneto da sempre coordina e promuove la cultura sostenendo numerosi progetti volti a valorizzare i saperi del territorio. Numerose sono le collaborazioni con gli enti territoriali e le Associazioni che producono un fertile complesso di rapporti, reti e sistemi sinergici e dinamici. Camera di Commercio di Venezia e Unioncamere Da numerosi anni la Camera di Commercio di Venezia e Unioncamere forniscono il loro supporto nella creazione d’impresa, dalla formazione continua agli aggiornamenti amministrativi utili alle imprese del territorio. Inoltre, offrono il loro sostegno alle attività cultura del territorio promuovendo iniziative e fornendo le strutture idonee alla loro creazione.

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