Nel ’92 si trasferisce a Milano. Paolo Liguori, appena nominato direttore del Giorno, gli chiede di lavorare come caporedattore centrale. Sono gli anni roventi di tangentopoli. Il Giorno tenta una resistenza garantista, contro il giustizialismo dilagante, ma ci rimette subito le penne. Il quotidiano di piazza Cavour rischia addirittura la chiusura e Sottile segue Liguori a Mediaset come vice direttore di Studio Aperto, telegiornale di Italia Uno.
Dopo otto anni, il ritorno alla carta stampata e alla scrittura. Nel 2002 Giuliano Ferrara, direttore de “Il Foglio”, gli offre l’incarico di condirettore e poi lo incarica di progettare e curare l’inserto del sabato – una assoluta novità editoriale: un settimanale nel quotidiano – del quale è tuttora responsabile.
Nel settembre del 2006 la casa editrice Einaudi pubblica Nostra Signora della Necessità, un romanzo di sogno e memoria sulla Palermo dei primi anni Settanta, quando la seconda guerra di mafia la trasforma in una città fiammeggiata dal piombo e dal sangue. Con Nostra Signora della necessità ha vinto due premi letterari: quello intestato a Hemingway e quello istituito dal comune di Roma per ricordare il grande giornalista Sandro Onofri.