I cinque finalisti della 27^ edizione

Mercoledì 6 aprile 2022 è stata proclamata la Cinquina finalista del concorso Campiello Giovani 27^ edizione

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CENERE VELOCE, Salvatore Lamberti, Scisciano (NA), 21 anni

Un giovane professore di liceo e di università appassionato di filologia ricorda quando da bambino, in spiaggia, la madre gli aveva regalato un vecchio libro con la copertina strappata, e così lui aveva cominciato a leggere, legandosi poi a questo gesto per tutta la sua vita. A questi struggenti ricordi si aggiungono i rimpianti per una donna amata, sposata e poi lasciata andare via senza opporre alcuna resistenza, alla quale lui cerca di ricongiungersi per trovare finalmente un senso alla sua esistenza.


IL SILENZIO DELLE TERRE ARSE DAL SOLE, Luca Maggio Zanon, Cervignano del Friuli (UD), 22 anni

Ogni azione contro la vita ha un prezzo da pagare: lo dice la storia di Elise, una ragazza atterrita dall’odio d’una comunità che ripudia l'aborto quando una inaspettata gravidanza irrompe nella sua vita, interrompendo i suoi sogni di riscatto. Una Elise che però con la forza della disperazione sceglie lucidamente per il suo futuro, tra consapevolezza della giustizia, ricerca della vera libertà e vivido desiderio di ritrovare ciò che ha perduto, pur senza averlo conosciuto. Una profonda riflessione sul valore e la contropartita delle nostre scelte, offerta in una narrazione coinvolgente, a tratti disperata, sia dal punto di vista emotivo che nella sua ambientazione, affatto scontata ma puntuale.


LA TELA SCOMPARSA, Niccolò Alessandro Tavian, Selvazzano Dentro (PD), 19 anni

Costeggiando la narrativa di genere gotico tra Walpole, Gautier e Poe il racconto La tela scomparsa vede un protagonista che, in viaggio in Germania, si ritrova improvvisamente appiedato. Cercando rifugio, trova ospitalità nel castello di un curioso personaggio, un barone con i suoi tre strani ospiti: una contessa, il prete suo confessore e uno scultore belga disperato per la sparizione di una scultura legata a risvolti misteriosi e inquietanti. Un racconto offerto con prosa sicura, e buona capacità di gestione dell’ambientazione.


SLABBRARE, Anastassija Sofia Tortorici, Ribera (AG), 21 anni

Dai ricordi della solitudine del proprio passato, all'inconsistenza lucida del rapporto con il padre sino ad un epilogo fiducioso, reso in un'esplicita richiesta di aiuto, contro tutti gli strappi ansiogeni, avvertiti come segni in un cielo di carta: un racconto al femminile che restituisce il flusso di coscienza di una ragazza, nel suo stato d'ansia, in un incedere efficace e credibile, a tratti tagliente, sino al rilancio della volontà di continuare a respirare, affidando al cuore e alla propria voce il desiderio di rinascita, ben dosato ed equilibrato anche dal punto di vista psicologico.


LA SPARTENZA, Alberto Bartolo Varsalona, Palermo, 21 anni

Un’antica scultura greca, né uomo né donna, che affiora dal fondale marino; una maledizione che si concretizza in un mare coperto di mucillagine; una contrada di pescatori d’una Marsala che «ci ha il tossico alla terra e la peste al mare», cui non resta che la «spartenza» per la Tunisia; e tra essi Bastiano, per il quale Spartenza significa rinuncia agli incontri segreti con Ajta. Una narrazione tra Verga e Camilleri, che poggia su una scrittura ricca e densa, e una solida struttura narrativa.

RICONOSCIMENTO SPECIALE PER LA SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED AMBIENTALE

Mamma Neve di Caterina BORINI, Arzignano (VI)

C’è una letterarietà naturale in Mamma neve. Una neve materna attesa ogni anno da Jules, anziano clochard che nel cercare un rifugio per la notte si perde per le strade di Parigi. Ritrovandosi a guardare una ragazzina, Anna, 14 anni, che, orfana, è stata accolta da uno zio canadese che gestisce una piccolissima libreria, e dove è però lei ad accudire lo zio Brian. Un incontro che ridesta nel vecchio il suo tragico passato familiare. Una vicenda gestita con sicurezza strutturale e scrittoria e narrata con grande delicatezza.