I 3 finalisti selezionati dalla Giuria Tecnica della 1ª edizione di Campiello Junior.
La terna finalista
Un pinguino a Trieste di Chiara Carminati – Bompiani
La scatola dei sogni di Quarzo - Vivarelli – Editoriale Scienza
Questa notte non torno di Antonella Sbuelz – Feltrinelli
I 3 finalisti
Un pinguino a Trieste di Chiara Carminati – Bompiani
Chiara Carminati è nata e vive a Udine. Divide la sua vita tra la scrittura di storie, poesie, testi teatrali per bambini e ragazzi e i laboratori e gli incontri per bambini e adulti in biblioteche, scuole e librerie. Premio Andersen-Il mondo dell’infanzia come miglior autrice nel 2012, con Fuori fuoco (Bompiani, 2014) ha vinto la prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi (sezione 11-15 anni), il Premio Orbil, il Premio Alvaro-Bigiaretti, il Premio Laura Orvieto e il Premio speciale della Giuria dell’Andersen. Inserito nella selezione dei White Ravens, Fuori fuoco è stato tradotto in francese da Bernard Friot. Con Viaggia verso (Bompiani, 2018) ha vinto il Primo premio ex-aequo “Pierluigi Cappello”, il Premio Letterario “Lido di Camaiore” e il Premio Cento Letteratura per Ragazzi - Poesia.Tra i suoi libri, Occhio ladro (Lapis, con Massimiliano Tappari), La signora degli abissi (Editoriale Scienza), Perlaparola (Equilibri), E negli occhi scintille (Mondadori). Il suo sito è www.parolematte.it.
Quarta di copertina
Sono molte le cose che Nicolò non sa di suo padre. Non sa dove si trovi, prima di tutto: in un campo di prigionia in Eritrea, così si diceva. Ma la guerra è finita e lui non è tornato. Quando un articolo di giornale lascia intravvedere un’altra possibilità, per inseguirla Nicolò s’imbarca come piccolo di camera sulla motonave Europa, undicimila tonnellate, velocità venti nodi, destinazione Sud Africa. È la fine di marzo del 1953. A quindici anni lascia tutto ciò che conosce: Trieste, lo zio Franco che l’ha ospitato e l’ha fatto studiare, Irma, la bella sarta che gli fa da sorella maggiore e da confidente. A bordo affronta mille regole, lavora con persone che gli vogliono bene e con persone che lo detestano, e incontra Susanna, capelli di cannella, lentiggini come miele, occhi verdissimi dietro le lenti, da subito sua complice. E a terra, in città sconosciute – Durban, Cape Town – dove si parlano lingue sconosciute, insegue, solo e ostinato, la pista che lo porterà davanti a un uomo segnato dal dolore. Un romanzo di crescita e di scoperta del mondo, ideale compagno di Fuori fuoco, con cui ha in comune lo stile limpido e la tessitura fitta e precisa di storia, cronaca e immaginazione: e c’è posto anche per un piccolo pinguino vero, clandestino a bordo dell’Europa e poi consegnato a una lunga, onorata carriera come mascotte della città di Trieste.
La scatola dei sogni di Quarzo - Vivarelli – Editoriale Scienza
Anna Vivarelli è nata a Torino nel 1958. Dopo la laurea in filosofia, ha lavorato per parecchi anni nel campo della pubblicità e del giornalismo. Ha esordito giovanissima nella scrittura con testi teatrali e radiofonici per la Rai. Da oltre vent’anni scrive libri per bambini e ragazzi, editi dalle principali case editrici italiane. A molti dei suoi lavori sono stati assegnati importanti premi letterari e, nel 2010, ha vinto il premio Andersen come miglior autrice. All’attività di scrittura affianca quella di promozione della lettura in scuole e biblioteche.
Guido Quarzo è nato a Torino nel 1948. Laureato in pedagogia, ha insegnato per molti anni nella scuola elementare. Scrittore di romanzi, racconti e poesie per bambini e ragazzi, si è occupato di teatro per giovanissimi, scrivendo testi, organizzando laboratori e spettacoli. Con i suoi libri, editi dalle maggiori case editrici italiane e tradotti in diverse lingue, ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il premio Andersen. Nel 1999 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura e agli incontri di lettura in scuole e biblioteche.
Quarta di copertina
Nel 1895, grazie ai fratelli Lumière e alla loro straordinaria macchina, inizia a Lione la grande avventura del cinematografo. Il giovane Marcel, apprendista giardiniere al servizio dei due fotografi, si innamora perdutamente della loro invenzione e diventa poco alla volta un esperto proiezionista. A villa Lumière, Marcel si innamora anche della ricca Antoinette Monfort, detta Nina, diciassette anni e temperamento ribelle. Ingiustamente sospettato di furto, Marcel è costretto a fuggire, e Nina lo segue. Come in un film, i due raggiungono Torino dove cominciano una nuova vita, anche se presto dovranno fare i conti con il passato proprio a causa di una pellicola girata nella stazione di Lione...
La nascita del cinema raccontata dal punto di vista di un giovane talentuoso e visionario, tra scienza e tecnica, crimini e fughe d’amore.
Questa notte non torno di Antonella Sbuelz – Feltrinelli
Antonella Sbuelz vive a Udine, dove è nata. Le sue opere di poesia e narrativa, tradotte in più lingue, hanno ricevuto numerosi premi. L’ultimo fra i suoi romanzi, editi principalmente da Frassinelli e dall’Editrice Universitaria Forum, è La ragazza di Chagall, (Universitaria Forum, 2018; Premio Fiuggi-Storia; rosa finalista Premio Viareggio; segnalazione Premio Campiello; Premi Raffaele Crovi e Raccontami la Storia). Conduce laboratori di scrittura creativa con ragazzi e ragazze, e collabora con il “Messaggero Veneto”. Insegna da molti anni. E le piace ancora.
Quarta di copertina
Questa notte non torno intreccia le vite di due adolescenti, Mattia e Aziz, giunto in una piccola città italiana da Kabul dopo un pericoloso viaggio attraverso la rotta balcanica. I loro destini si incrociano nel corso di una lunga notte, capace di sovvertire in poche ore l’esistenza di due ragazzi affamati di futuro e verità.
Un incidente notturno, un branco senza nome, una fuga nel cuore di una città a tratti amica e a tratti insidiosa, un nascondiglio di fortuna nel sotterraneo di una grande scuola.
In un ritmo via via più incalzante, le vite di Mattia e di Aziz convergeranno in un finale a sorpresa in cui nulla è scontato, a partire dall’identità dei suoi protagonisti.
Un romanzo a due voci sulla fatica di crescere in un mondo complesso dove l’unica forma di resistenza è la forza dei sentimenti: l’amicizia, l’empatia, la solidarietà, l’amore. In un’unica parola: l’umanità.