I cinque finalisti della 28^ edizione

Venerdì 14 aprile 2023 è stata proclamata la Cinquina finalista del concorso Campiello Giovani 28^ edizione

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Sotto la pelle di Elisabetta Fontana, Como

Attraverso richiami a immagini metaforiche – una madre frena una «immensa stanchezza e arrendevolezza» nonché dipendente sonniferi; un padre perennemente assente; una sorella piccola da accudire – il racconto inscena con delicatezza l’incontro con la vita che nella quattordicenne Teresa si manifesta nel farsi donna fisicamente, e psicologicamente con una giovane figura femminile dal contraddittorio nome di Angelica.


Ifi e Iante di Valeria Lanza, Orsenigo (CO)

Ifi si sveglia nottetempo e corre in bicicletta al panificio dove lavora per rendersi indipendente. Di pomeriggio fa lezioni di chitarra al piccolo Dimitri. È proprio a casa sua che sente parlare della cugina Iante, una donna che conoscerà poi nella biblioteca del conservatorio e che in qualche modo cambierà la sua vita. Un racconto che scava nel turbamento della scoperta dell'identità di genere.


Il portiere più scarso della storia di Ester Mennella, Foggia

Una storia di migrazione che, affondando le proprie radici nella Albania comunista di Hoxha, si traduce in un racconto di affetti familiari e di amicizie disinteressate, offerto con essenzialità e una equilibrata misura di emozionalità, avendo a protagonista Elira, una bambina coraggiosa che d’un tratto si ritrova a conoscere capisce «quanto fosse diverso il mondo reale dalla spensierata infanzia» vissuta coi genitori.

La a quattrocentoquaranta herts di Chiara Miscali, Ardauli (OR)

Il racconto si propone con una propria originalità strutturale, poggiando su una competenza musicale che si anima nella figura del misterioso Prete musicista, trascinando il narratore in un andirivieni temporale di ricordi e azioni; le quali ben presto, dopo un momento iniziale con un che di statico, svoltano per svilupparsi, con risvolti da giallo, come ricerca di una verità che si cela in tempi e luoghi lontani.


Tra sorrisi e macerie di Emanuele Tomasoni, Brescia

Nell'intreccio narrativo, ben riuscito, che descrive i giochi di un bimbo e la sua memoria creativa di figlio, il racconto esprime, in modo commovente ed equilibrato, la ricerca e il desiderio di incontro e di pace, come eredità affettive del proprio padre.
Tra le macerie di un conflitto, si stagliano limpide amicizie di adolescenti che ridonano sorrisi a chi soccombe alla disperazione e alla inutilità di ogni sopraffazione di guerra e di separazione.

RICONOSCIMENTO SPECIALE PER LA SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED AMBIENTALE

Mia sorella non fa finta di Alessandra Tucci

Martina è una bambina diversa dalle altre, quando è nata le è mancato per un attimo l'ossigeno e questo ha comportato danni nell' area della comprensione e in quella del linguaggio, per cui deve sottoporsi a una serie di operazioni e terapie. Sua sorella riesce a trovare una via di comunicazione con lei, nonostante le difficoltà. Un racconto edificante sulla diversità e su tutto quello che ci può insegnare.


MENZIONE SPECIALE GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA PER LA CULTURA D’IMPRESA

Il portiere più scarso della storia di Ester Mennella

Nella figura coraggiosa di Elira si riconosce lo spirito e la capacità che caratterizza la figura dell’imprenditore. Vale a dire la visione di chi ogni giorno guarda oltre le difficoltà e si adatta al cambiamento per riuscire a crescere e andare avanti. Come Elira, che cambia contesti, affronta ostacoli e coltiva la speranza nel suo passaggio dall’Albania all’Italia, superando la guerra e il distacco dalla famiglia – che alla fine ritroverà - così gli imprenditori ogni giorno cercano soluzioni, risolvono problemi e crescono insieme alle loro aziende e alle risorse umane con cui lavorano.