La Giuria dei Trecento lettori sceglie il vincitore assoluto tra i cinque romanzi finalisti.
La ammissibilità al concorso, nella applicazione del regolamento, viene sancita dal Comitato Tecnico.
“Bonaventura Tecchi, che del Campiello fu il primo presidente (della Giuria tecnica del campiello fino al 1967 e uno tra i fondatori del Premio), amava ripetere con perfetta pronunzia una frase di Goethe (tratta dagli “Annali”) che pressappoco nella traduzione, suona così: un libro è valido quando, al consenso della critica, aggiunge quello popolare". Idea ripresa anche da Leopardi nello "Zibaldone".
Intervista con Michele Prisco, Presidente Giuria dei Letterati 1970, tratto da: “Campiello & Campielli” 33° Premio Campiello, edizione speciale fuori commercio.