Andrea Tarabbia vince la 57^ edizione del Premio Campiello

Lo scrittore si è aggiudicato il premio con il romanzo “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri), che ha ottenuto 73 voti sui 277 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi
pubblicato il 09/14/2019



Venezia, 14 settembre 2019 – Andrea Tarabbia, con il romanzo Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri), vince la 57^ edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato questa sera sul palco del teatro La Fenice di Venezia, ha ottenuto 73 voti sui 277 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.
 
Al secondo posto si è classificato Giulio Cavalli, Carnaio (Fandango Libri) con 60 voti, al terzo Paolo Colagrande, La vita dispari (Einaudi) con 54 voti, al quarto Laura Pariani, Il gioco di Santa Oca (La Nave di Teseo) con 52 e al quinto posto Francesco Pecoraro, Lo stradone (Ponte alle Grazie) con 38 voti.
 
Andrea Tarabbia ha dichiarato: “Sono estremamente emozionato e soddisfatto. Dedico la vittoria a mio figlio, a mia moglie e alla bimba che stiamo aspettando. Io sono stato due volte nella cinquina finalista del Campiello, e in questi anni ho conosciuto tante persone che sono diventate anche amici con i quali ancora ci sentiamo. Per me il Campiello è stato poter entrare nella testa di persone che non conoscevo e condividere con loro un percorso.”
 
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 57^ edizione del Premio Campiello era così composta: 54,3% donne e 45,7% maschi, 22 casalinghe, 47 imprenditori, 93 lavoratori dipendenti, 91 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 28 pensionati, 19 studenti.
 
Nel corso della serata è stato inoltre annunciato il primo il vincitore del riconoscimento “Il Campiello per San Patrignano”, Kidane Grianti con la motivazione letta dalla Co-Fondatrice della Fondazione San Patrignano Letizia Moratti: «Attraverso una scrittura fluida, efficace e una notevole abilità nel giocare con le immagini, è narrata una struggente vicenda di forzata separazione: una madre che, ritrovando se stessa, può tornare di nuovo a stringere la parte più importante di sé».
Si tratta di un’iniziativa che ha coinvolto i ragazzi della Comunità di San Patrignano nella scrittura di un racconto a tema libero che è stato valutato dalla Giuria del Campiello Giovani. Il vincitore è stato scelto dalla Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Il “Campiello per San Patrignano” nasce dalla volontà di creare un progetto condiviso per diffondere - tramite il Premio Campiello - i valori che vengono coltivati nella Comunità.
 
Matteo Zoppas, Presidente della Fondazione Il Campiello e Confindustria Veneto, ha dichiarato: «Faccio i miei più sinceri complimenti al vincitore Andrea Tarabbia, che di diritto questa sera entra a far parte della famiglia del Campiello. Un riconoscimento che da anni è punto di riferimento nel panorama culturale italiano per lettori e scrittori, e contribuisce oggi al processo di definizione dei trend letterari di domani. Un premio che si distingue per la sua autorevolezza, conquistata grazie anche all’impegno di noi imprenditori, lo stesso impegno che ogni giorno mettiamo nel creare valore e valori per il nostro Paese. Quest’anno, con spirito di inclusività che ci appartiene, è iniziato un percorso comune con un altro patrimonio italiano: la Comunità di San Patrignano. Vogliamo essere il megafono che permette a questi “ragazzi” con i loro racconti, di portare fuori dalla comunità i loro valori, ma soprattutto di trasmettere il vero messaggio di speranza di chi sa andare oltre le difficoltà, anche grazie alla passione per la scrittura e la lettura».
 
La finale è stata condotta da Andrea Delogu. Tra momenti d’intrattenimento e approfondimento culturale, la conduttrice ha dialogato con i cinque finalisti e seguito con loro le fasi delle votazioni.
 
Mercoledì 18 settembre il vincitore sarà a Pordenonelegge, nel segno del gemellaggio letterario consolidato fra Pordenonelegge e il Premio Campiello che si rinnova nella serata di apertura della 20^ edizione del festival.
 
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 24^ edizione del Campiello Giovani, Matteo Porru con il racconto “Talismani”, l’Opera Prima, assegnata a Marco Lupo per il romanzo Hamburg (Il Saggiatore), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno a Isabella Bossi Fedrigotti.
 
Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenuta alla Cerimonia ha dichiarato: «Esprimo rinnovata stima agli industriali veneti che quasi 60 anni fa capirono, con una straordinaria intuizione, che la cultura doveva essere parte integrante del percorso di benessere e sviluppo sul quale l’Italia si era avviata. Come pionieri scelsero di investire su di essa dando vita al Premio Campiello che stasera abbiamo celebrato. Oggi possiamo dire che quella scommessa è stata ampiamente vinta».
 
Ha assistito alla serata un parterre di circa mille invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici.