Carmine Abate è il vincitore della 50ª edizione

Carmine Abate con il romanzo "La collina del vento" è il vincitore della 50ª edizione del Premio Campiello
pubblicato il 09/03/2012
(Venezia, 2 settembre 2012) – Carmine Abate con il romanzo La collina del vento (Mondadori) si è aggiudicato la 50ª edizione del Premio Campiello – Confindustria Veneto.
Il romanzo di Abate ha ottenuto 98 voti, sui 273 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori. Seconda in ordine di preferenze Francesca Melandri con Più alto del mare (Rizzoli), a seguire Marcello Fois con Nel tempo di mezzo (Einaudi), Marco Missiroli con Il senso dell’elefante (Guanda) e Giovanni Montanaro con Tutti i colori del mondo (Feltrinelli).
Carmine Abate dopo l’annuncio della vittoria commosso ha dedicato il premio alla moglie e ai figli: “in questo cinquantenario del Premio è una responsabilità ancora più grande scrivere storie non solo intriganti ma impegnate come questa. Si tratta di un libro sulla memoria del passato che illumina il presente e sul passaggio di consegne fra padri e figli ”.
La Giuria dei Trecento lettori di questa edizione era così composta: 22 casalinghe, 50 imprenditori,
92 lavoratori dipendenti, 76 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 36 pensionati e 24 studenti. Tra i personaggi noti: il fotografo Dalmazio Gabriele Basilico, il cantautore Samuele Bersani, la giornalista Luisella Costamagna, il senatore Paolo Guzzanti e lo scultore-designer Gaetano Pesce.
La Cerimonia di premiazione si è tenuta al Gran Teatro La Fenice di Venezia condotta da Bruno Vespa, affiancato da Gigliola Cinquetti e dall’attrice Anna Valle, con intermezzi musicali della cantante Arisa, è stata trasmessa in seconda serata su Rai Uno ed ha visto la partecipazione di oltre mille invitati, tra cui molti nomi eccellenti: Gabriele Galateri di Genola, Gianni Zonin, Paolo Scaroni, Mario Moretti Polegato, Andrea Riello, Gianfranco Zoppas, Stefano Dolcetta, Luigi Abete, Donatella Treu, Stefano Scabbio, Vittorio Ravà.
Inoltre: Marta Marzotto e il Conte Gaetano Marzotto, Vittorio Sgarbi, e i finalisti e vincitori delle precedenti edizioni del Campiello Michela Murgia, Andrea Molesini e Federica Manzon. Per il mondo dell’editoria i più importanti rappresentanti delle case editrici in concorso Paolo Mieli, Inge Feltrinelli, Maurizio Costa, Alessandro Bompieri, Elisabetta Sgarbi, Riccardo Cavallero, Luigi Brioschi, Stefano Mauri ed Ernesto Franco.
Molto soddisfatto Andrea Tomat, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto che nel corso della cerimonia ha così commentato l’anniversario del premio: “una storia lunga cinquant’anni che parte da Venezia per affermarsi a livello nazionale. Con grande soddisfazione e orgoglio questa sera abbiamo celebrato mezzo secolo di successi, di promozione della narrativa italiana e di sinergie tra impresa e mondo della cultura. Risale infatti al 1962 l’idea di un premio letterario organizzato su scala nazionale dall’imprenditoria veneta; uno stimolante rapporto tra mondo economico e mondo intellettuale, con l’obiettivo di promuovere la crescita culturale a supporto dello sviluppo e del progresso economico e sociale. In questi cinquant’anni il Premio Campiello si è confermato al vertice delle competizioni letterarie del nostro Paese ed è rimasto un punto di riferimento nei progetti impresa-cultura, scandendo la storia italiana con i suoi autori e le loro opere. Libri, vincitori e non, che sono entrati nella coscienza popolare e che hanno letteralmente fatto storia”.
Nel corso della serata sul palco della Fenice è stato consegnato anche il Premio Fondazione Il Campiello, riconoscimento che viene assegnato ad un insegne personalità della cultura italiana. La Fondazione Il Campiello quest’anno ha voluto omaggiare Dacia Maraini con la seguente motivazione: “di libro in libro la fantasia costruttiva di Dacia Maraini ha saputo imporsi come uno tra i più sicuri punti di riferimento della narrativa contemporanea, integrata da un fecondo esercizio in campo teatrale, da raccolte di poesia, da prose di polemica e di viaggio. La materia autobiografica, personale e familiare, le è stata prodigo serbatoio, suggerendole temi spesso drammatici e sfondi e intrecci non tutti necessariamente legati al presente”.
E’ stato inoltre premiato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, Roberto Andò con “Il Trono vuoto” (Bompiani) e i vincitori del Concorso Campiello Giovani nelle due sezioni italiana ed estera rispettivamente vinte da Martina Evangelisti, 19 anni di Ravenna, con il racconto “Forbici” e dallo svizzero Noè Albergati, 22 anni di Mugena (Ticino) per il racconto “Solitario”.
Per il secondo anno la Fondazione Il Campiello ha voluto festeggiare i cinque scrittori finalisti con un evento esclusivo, dedicato alla consegna del Premio Selezione Giuria dei Letterati. L’appuntamento si è tenuto venerdì 31 agosto negli spazi rinascimentali di Ca’ Vendramin Calergi, grazie all’ospitalità del Casinò di Venezia.
La realizzazione di questa edizione del Premio si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del patrocinio e del sostegno della Regione del Veneto, ed è resa possibile grazie al concorso di: Banca Popolare di Vicenza, Eni, Assicurazioni Generali, Manpower Group, Casinò di Venezia, Enel, Fiera di Vicenza, Koinè Gruppo HCI e Permasteelisa Group; e al contributo tecnico di Ferro Murano, Fontana Couture, Grafiche Antiga, Bargi, désirée - Gruppo Euromobil, Print Materia, Pro-Gest, Rossi Moda, Telecom Italia e Azienda Vinicola Luigi Gregoletto - Ombra.
Tutti gli appuntamenti del Premio si avvalgono della collaborazione con il Gruppo 24 ORE.