A Dario Di Vico la prima edizione del Premio Fondazione Il Campiello Economia

Da quest’anno la Fondazione Il Campello assegna un riconoscimento ad un autore contemporaneo che si è distinto nell’analisi e nella divulgazione di temi economici
pubblicato il 07/12/2016
Venezia, 12 luglio 2016 – È il giornalista e scrittore Dario Di Vico il primo vincitore del Premio Fondazione Il Campiello Economia. Il riconoscimento è stato introdotto per la prima volta quest’anno dagli organizzatori del Premio Campiello ed è assegnato ad un autore che si sia distinto nell’analisi e nella divulgazione di temi economici. Dario Di Vico ritirerà il premio in occasione della finale della 54^ edizione del Premio Campiello, in programma sabato 10 settembre al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, ha dichiarato: “Stiamo vivendo una fase di grandi trasformazioni, che richiede sempre più una diffusa consapevolezza per affrontare le nuove sfide. Per questo abbiamo istituito questo riconoscimento, per premiare chi è in grado di divulgare al grande pubblico temi economici complessi. Alla prima edizione è risultato vincitore Dario Di Vico, una delle firme più autorevoli del giornalismo italiano e tra i più profondi conoscitori del mondo del lavoro e dell’economia, capace di raccontare in modo chiaro ed efficace le trasformazioni e le problematiche socio-economiche del nostro Paese”.

Dal 2016 il Premio Fondazione Il Campiello Economia viene assegnato ad un autore contemporaneo, individuato dal Comitato dei Fondatori del Premio Campiello – costituito dai presidenti delle associazioni territoriali degli Industriali del Veneto – che si sia particolarmente contraddistinto per la sua attività di analisi dei processi economici e della divulgazione economica.

Dario Di Vico è editorialista e inviato del Corriere della Sera. È stato tra i promotori del blog La Nuvola del Lavoro e del laboratorio di ricerca Percorsi di Secondo Welfare. Laureato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per il quotidiano la Gazzetta del Popolo e i periodici Mondo Economico e Panorama. Successivamente è stato assunto al settimanale Il Mondo con la direzione di Giulio Anselmi e dal 1989 è passato al Corriere della Sera, dove si è occupato da Roma e da Milano di economia e politica e dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore (2004-2009) con le direzioni di Stefano Folli e Paolo Mieli. Ha vinto Il Premiolino nel 2005. Ha pubblicato Industrializzazione senza sviluppo (edizioni Interconsult), Profondo Italia (Rizzoli, 2004), Piccoli. La pancia del Paese (Marsilio, 2010), Milano/Nordest: la troppa distanza (Marsilio, 2012) e Cacciavite robot e tablet (Il Mulino, 2014), scritto insieme a Gianfranco Viesti.


Il Premio Campiello, istituito nel 1962 dagli Industriali del Veneto, è promosso e gestito dalla Fondazione Il Campiello, composta dalle sette Associazioni Industriali del Veneto e dalla loro Confindustria regionale. È uno dei pochi casi di successo in Italia di connessione concreta e strategica tra mondo dell’impresa e della cultura. Nel corso degli anni il Premio ha raggiunto il vertice delle competizioni letterarie italiane.


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